di Silvia Tozzi
PARIGI | Dopo il via libera unanime del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, la Francia ha annunciato a il lancio «immediato» delle operazioni militari nella Repubblica centrafricana (RCA), dove questa mattina almeno 105 persone sono morte negli scontri tra cristiani e musulmani, esplosi prima dell’alba nella capitale Bangui.
RICHIESTA D'AIUTO | Il premier centrafricano Nicolas Tiangaye ha chiesto di lanciare le operazioni «immediatamente» dopo il voto dell’Onu. Sul posto sono stati decretati un coprifuoco dalle 18:00 alle 6:00 e la chiusura delle frontiere con la Repubblica del Congo.
CONSIGLIO DI GUERRA | Il consiglio di guerra all’Eliseo è conseguente all’adozione da parte dell’Onu della risoluzione che stabilisce l’invio di 1.200 soldati francesi in appoggio alle forze africane già presenti.
L'OPERAZIONE | L’operazione - la terza dei militari francesi in Africa in pochi anni, dopo Costa d’Avorio, Libia e Mali - sarà «rapida» e non dovrebbe durare a lungo. La Rca è in preda ad una spirale di violenze intertribali e interreligiose tra cristiani e musulmani dopo il rovesciamento, nel marzo scorso, del presidente Francois Bozizè, da parte di una coalizione eterogenea a dominanze musulmana, denominata Se le ka. Nelle ultime settimane,le violenze si sono moltiplicate, portando il Paese nel caos.
HOLLANDE | Il premier Francois Hollande è apparso in tv per una dichiarazione: «Ho deciso di agire immediatamente, già da questa sera, in coordinamento con gli africani», ha annunciato il presidente, aggiungendo che i 650 militari francesi già in loco «raddoppieranno entro qualche giorno, per non dire entro qualche ora». Per Hollande si tratta di un dovere di «assistenza e solidarietà nei confronti di un Paese amico, il Paese più povero al mondo, che ci chiede aiuto».
L'ONU | La risoluzione Onu, adottata dai 15 membri del Consiglio di sicurezza, autorizza i francesi a «prendere tutte le misure necessarie per sostenere la Misca», la forza africana in Rca, che dovrebbe essere composta da 3.600 uomini, ma che per ora ne conta appena 2.500, scarsamente equipaggiati e formati. L’Ue ha detto che intende assistere questa missione con «diverse opzioni», principalmente «finanziarie». Ma molti Paesi europei si sono mostrati freddi rispetto agli appelli di Hollande.
Venerdì 6 dicembre 2013
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