di Silvia Tozzi
WASHINGTON | La famiglia McStay, composta da Joseph, 40 anni, Summer, 43, i figli, Gianni di 4 e Joe di 3, sono usciti dalla loro casa a Falbrook, 55 miglia a nord di San Diego e scomparsi. Era il 4 febbraio del 2010.
PARTENZA IMPROVVISA | Una partenza improvvisa, senza avvisare i parenti e neppure il figlio adolescente nato dal primo matrimonio dell’uomo. In casa cibo a volontà e i due cani, pittura e pennelli pronti all’uso, ciotole colme di pop corn, abiti ed effetti personali. Volatilizzati.
IL FUORISTRADA | Il fuoristrada viene trovato parcheggiato al posto di frontiera di San Ysidro, a poche decine di metri dal Messico. Si pensava la famiglia fosse emigarta in Messico. Fuggita.
IL RITROVAMENTO | Passati tre anni, un motociclista si è imbattuto in ossa umane e poi in una fossa a nord di Victorville, contea di San Bernardino. I resti erano sotterrati a pochi metri dall’autostrada Interstate 15, che collega la California a Las Vegas.
GLI INDIZI | Joseph, che di lavoro faceva l’arredatore di giardini per clienti facoltosi, aveva in banca 100mila dollari, mai toccati, non usata anche la carta di credito. Summer era una persona ambigua: aveva cambiato nome almeno quattro volte, era di origine latina ma voleva farsi passare per italiana. Inoltre sembra che avesse un lavoro legato a finanziamenti che sarebbe andato male. Cosa è successo davvero probabilmente non si saprà mai.
Sabato 16 novembre 2013
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