Redazione Online
LUNEDÌ IL RAPPORTO ONU | L’atteso rapporto degli ispettori Onu sull’utilizzo delle armi chimiche in Siria sarà «probabilmente» reso noto lunedì: lo ha anticipato il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius. «Il documento - ha aggiunto il titolare del Quai d'Orsay - confermerà che c’è stato un massacro chimico e avrà certamente indicazioni sull'origine di questo massacro, commesso il 21 agosto alla periferia di Damasco e che ha causato centinaia di vittime».
FABIUS, NESSUN DUBBIO SU RESPONSABILITÀ ASSAD | Fabius è convinto che non ci siano dubbi sulla responsabilità di Assad: «Solo il regime di Damasco ha i vettori, gli stock e l'interesse a condurre l’attacco» ha affermato, precisando però che «non è compito degli ispettori indicare i responsabili del presunto utilizzo di armi chimiche». E sulla proposta russa commenta: «Il successo è legato al rispetto di tre condizioni da parte di Damasco. Gli impegni presi dalla Siria dovranno essere rapidi, credibili e verificabili». «La distruzione dell’arsenale richiederà del un tempo enorme. In Iraq c'erano 25 tonnellate e le stiamo ancora distruggendo. In Siria, ce ne sono più di mille tonnellate».
PUTIN, NO INTERVENTO IN SIRIA | Di avviso completamente diverso il presidente russo Vladimir Putin che dalle colonne del NYT ha messo in guardia gli Usa e le forse di coalizione da un eventuale attacco militare contro la Siria. L’intervento sarebbe solo atto di aggressione che si tradurrebbe in «ulteriori vittime innocenti e in una nuova ondata di terrorismo» ha affermato. Inoltre il numero uno del Cremlino ha osservato che sono stati i ribelli, e non l'esercito del regime di Bashar al-Assad, a utilizzare le armi chimiche; una mossa per innescare l'intervento armato degli Stati Uniti. «Ci sono tutte le ragioni di credere che (i gas tossici) siano stati utilizzati non dall'esercito ma dalle forze dell'opposizione, per provocare un intervento delle potenze straniere che li sostengono».
ELS RESPINGE PROPOSTA RUSSA SU CONSEGNA ARMI | Intanto l'Esercito siriano libero (Els) haa respinto in maniera «categorica» la proposta russa che prevede di collocare sotto il controllo della comunità internazionale il suo arsenale di armi chimiche. Lo ha affermato il capo dell'organizzazione, il generale Selim Idriss, in un comunicato letto su YouTube. «L'Esercito siriano libero annuncia di respingere categoricamente l'iniziativa russa che prevede di collocare le armi chimiche sotto controllo internazionale», ha dichiarato il leader militare dei ribelli.
VERTICE A GINEVRA TRA KERRY E LAVROV | È previsto per questa mattina l'arrivo a Ginevra del segretario di Stato americano John Kerry, che incontrerà il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov per discutere della Siria. Kerry sarà accompagnato da esperti americani di armi chimiche, per valutare e possibilmente ampliare le idee avanzate dalla Russia; anche Lavrov porterà alcuni esperti tecnici russi. I due si incontreranno poi una seconda volta venerdì. Anche l'inviato speciale di Onu e Lega araba, Lakhdar Brahimi, sarà a Ginevra, dove è disponibile a incontrare Kerry e Lavrov.
Giovedì 12 settembre 2013
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