Eurogruppo, ok a Legge di Stabilità spending review e privatizzazioni

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Eurogruppo, ok a Legge di Stabilità
spending review e privatizzazioni

Letta: «Berlusconi non è più un pericolo, ora il Governo è più forte»

Redazione Online

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LA LEGGE DI STABILITÀ NON SI CAMBIA | La legge di stabilità non si cambia. L'Eurogruppo straordinario dedicato all'esame delle opinioni della Commissione europea sulle bozze di bilancio dei paesi membri ha riconosciuto che le misure che permetteranno all'Italia nel 2014 di assicurare il rispetto delle regole del Patto di Stabilità, in particolare, quelle sul debito pubblico, «Sono nel processo di attuazione».

OK DALL'EUROGRUPPO | Quel che chiede la Commissione è già assicurato dalle misure intraprese e illustrate a Bruxelles dal ministro dell'Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, dal piano privatizzazioni alla spending review. Così l'Eurogruppo «Accoglie con favore l'impegno dell'Italia ad affrontare i rischi evidenziati dall'Unione europea» e «prende nota delle misure aggiuntive che sta prendendo» come riportato nella dichiarazione finale diffusa dopo l'incontro del 22 novembre.

DEFICIT PUBBLICO SOTTO IL 3% | I ministri delle Finanze della zona euro hanno discusso dei giudizi che la Commissione europea ha pubblicato una settimana fa sulle finanziarie di 13 paesi dell'unione monetaria e hanno accolto «Con favore» il pieno impegno dell'Italia e di altri paesi a rischio di non rispettare i target di bilancio nel 2014. In particolare si ritiene positivo «Il pieno impegno a fronteggiare il rischio di non rispettare le regole del patto di stabilità» preso da Italia, Malta, Spagna e Finlandia. Il comunicato finale sottolinea anche che l'Italia «É nel braccio preventivo del Patto di Stabilità», dunque fa parte degli Stati che rispettano l'obbligo di mantenere il deficit pubblico sotto il 3% del Prodotto Interno Lordo.

SACCOMANNI, TEST SUPERATO | «É un ulteriore test che abbiamo passato nell'ambito di queste procedure più severe di coordinamento delle politiche fiscali - ha osservato Saccomanni - hanno pienamente capito che le misure aggiuntive le abbiamo già pianificate e non sono state prese perché ce l'hanno ordinato. I primi rilievi si sono basati su una bozza presentata il 15 ottobre, che quindi non teneva conto delle privatizzazioni, della revisione della spesa, della rivalutazione delle quote della Banca d'Italia, che secondo il Governo rispondono ed esauriscono le richieste Ue».

IL COMMENTO DI REHN | Olli Rehn, commissario Ue agli Affari economici, ha commentato: «L'Italia beneficerà della limitata crescita e dal punto di vista della politica di bilancio sta usando il margine che aveva, rispettando al contempo le regole del patto di stabilità, per ripagare i debiti contratti dalla pubblica amministrazione con le imprese, soprattutto le pmi. Ciò che costituisce un uso molto sensato del margine di bilancio».

LA SODDISFAZIONE DI LETTA | Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha accolto con soddisfazione il giudizio positivo sulla Legge di Stabilità e le misure aggiuntive: «I conti si faranno alla fine -ha puntualizzato - e alla fine si vedrà che è una legge di stabilità equilibrata». Per il premier «lL stabilità politica è essenziale, se no gli impegni che si prendono non si riescono a mantenere» e ora l’Italia può contare su una maggioranza solida. La scissione di Alfano da Berlusconi e la nascita di un nuovo partito ha rafforzato la posizione del Governo .

Sabato 23 novembre 2013

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