Due ragazzine di 14 anni prostitute a Roma. Arrestato il protettore e la madre di una

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la denuncia dalla madre dell'altra ragazzina, andata a vivere da sola

Due ragazzine di 14 anni prostitute a Roma
Arrestato il protettore e la madre di una

Secondo la ricostruzione dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma le minori, di mattina andavano a scuola e il pomeriggio si prostituivano, utilizzando i loro guadagni anche per acquistare sostanze stupefacenti per uso personale

di Silvia Tozzi

La campagna Onu
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ROMA | Le due quattordicenni che si prostituivano ai Parioli con la complicità di una madre delle due (arrestata insieme agli sfruttatori delle ragazzine) sono ora in comunità.

LA DEUNCIA | La madre di una delle due - che dalla figlia è anche stata minacciata di morte - ha denunciato i suoi sospetti e ha portato a scoprire il giro. Le indagini di carabinieri e procura proseguono. Secondo la ricostruzione dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma le minori, di mattina andavano a scuola e il pomeriggio si prostituivano, utilizzando i loro guadagni anche per acquistare sostanze stupefacenti per uso personale.

I CLIENTI E IL PROTETTORE | Cinque clienti (Cliente Antonello, Cliente Angelo, Cliente Marco, Cliente Augusto, sui telefoni delle ragazze), identificati nel corso dell’indagine, sono indagati. Arrestato il protettore, Mirko Ieni, che aveva messo a disposizione l'appartamento per gli incontri Di lui gli inquirenti sono in possesso degli sms alle ragazzine. Sms del tenore: «Questo vi vuole offrire una vacanza a Cannes di cinque giorni, ho chiesto mille euro al giorno, lui cinquecento, trovate voi una via di mezzo». E ancora: «Stellina quello con lo Smart di ieri vuole lo stesso trattamento, vieni da me» e: «Ti devi sbrigare: adesso devi farti questo, ha staccato dal lavoro, ci porta duecentocinquanta euro, di cui una piotta e mezza è mia perché la casa la sto pagando io, vieni, te lo fai e te ne vai». Poi c'è l'altro indagato, Nunzio Pizzicalla, che chiede «un po’ di foto sexy, anche con il seno di fuori». E: «Ogni volta che fai uno mi devi mandare un sms con tempo e soldi». Le tratta da adulte: «Non so se per te è un gioco, ma oggi ti dovevi fare una persona, ti ha chiamata, ma tu stavi dormendo». Tra gli arrestati anche uno dei clienti, indagato anche per produzione di materiale pedopornografico e tentata estorsione. Secondo l'accusa sarebbe stato consapevole della minore età di almeno una delle ragazze e aveva richiesto il pagamento di 1500 euro per non divulgare alcuni video che aveva effettuato durante gli incontri.

LA SORELLA | La sorella di Mirko Ieni difende il fratello, anche per lei a 14 anni le due erano adulte, in grado di scegliere: «Erano le ragazze che chiamavano Mirko perché gli piacevano i soldi. Non è giusto screditare solo lui quando c'é una madre che organizzava il tutto. Se c'era qualcuno da smascherare era quella madre. Mio fratello era uno che girava con la macchina a gas di mio padre, che chissà quante volte si è fermata perché restava a secco: figuriamoci quanti soldi poteva avere in tasca. Mio fratello un ragazzo a cui piace ridere, scherzare. Una di queste ragazze è con lui sul suo profilo Facebook. Vedete la'! Tutto sembra meno che una minorenne. Io ho un bar, magari è venuta anche a qualche festa da noi».

LA MADRE | La mamma dell'altra ragazza la incoraggiava e chiedeva soldi.

Mercoledì 30 ottobre 2013

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