di Silvia Tozzi
LONDRA | Joanna Dennehy è l'ultima serial killer di Gran Bretagna. Lo ha raccontato lei mentre era a processo all'Old Bailey (il palazzo di giustizia londinese), limitandosi a dichiarare: «Sono colpevole».
L'ACCUSA | L'accusa di cui si è riconosciuta colpevole è di avere ammazzato tre uomini, John Chapman, 56 anni, Lukasz Slaboszewski, 31 anni, e Kevin Lee (uno era il proprietario di casa, che l'aveva sfrattata), a distanza di pochi giorni uno dall’altro (a marzo scorso). Li ha ammazzati a coltellate, colpendoli al petto e al collo, poi ha scaraventato i corpi in un fosso del Cambridgeshire.
DENNEHY | La donna, 30 anni, ha un'intelligenza sopra la media e alle spalle un'adolescenza con problemi di droga, con una fuga da casa, un'esperienza di cui le è rimasta una stella verde tatuata sotto un occhio.
LA SORPRESA DELL'AVVOCATO | La rivelazione è arrivata improvvisa. Quando il giudice ha chiesto: «Si dichiara colpevole o innocente?», ha risposto: «Sono colpevole». Il suo avvocato, che si stava preparando a chiederne il rilascio, era senza parole. «Non mi ha mai detto niente», ha dichiarato poi. Joanna non ha più voluto aprire bocca, neppure col suo difensore.
I SOSPETTI | Era stata arrestata il 2 aprile scorso, perché sospettavano di lei e del compagno, Gary Stretch, 47 anni, ma non c'erano prove. Per lui, a questo punto, sarà difficile continuare a sostenere di non averla aiutata o coperta.
Martedì 19 novembre 2013
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