di Silvia Tozzi
BERLINO | Domenica, i cittadini della Repubblica federale tedesca voteranno il nuovo governo. A sfidarsi, la cancelliera uscente Angela Merkel, della Cdu, candidata dello schieramento di centro-destra, e il socialdemocratico Peer Steinbrueck, ex ministro delle Finanze. La scelta è tra 34 partiti e 3446 candidati.
I SONDAGGI | I sondaggi danno per favorita Merkel, ma non è chiaro quale possa essere la coalizione di governo. L'attuale alleato della Cdu nell'esecutivo è il Partito liberale (Fdp), che però quasi certamente non otterrà buoni risultati alle urne, come il voto in Baviera domenica scorsa ha dimostrato. Quindi la Merkel, in caso di vittoria, potrebbe allearsi con la Spd creando la cosiddetta Grosse Koalition, già sperimentata da Merkel nel suo primo mandato, dal 2005 al 2009. I sondaggi, poi, prospettano che il partito anti-euro Alternativa per la Germania possa raggiungere il 5% ed entrare al Bundestag. Un sondaggio Emnid ha rivelato però che quasi metà dei tedeschi non sa ancora cosa voterà. La Germania è il paese che ha subìto il più vistoso crollo della partecipazione alle elezioni dagli anni ’80 ad oggi, tra i Paesi sviluppati. A giudicare dalla media dei sondaggi degli ultimi giorni, ce la dovrebbero fare Cdu/Csu, Spd, Fdp, Linke e, forse, Afd.
LA STORIA DI MERKEL | Figlia di un pastore protestante, Angela Merkel salì direttamente alla ribalta nazionale quando l'allora cancelliere Helmut Kohl la scelse - era in politica da solo un anno - come ministro per le Donne e i giovani. L'elezione alla cancelleria giunse nel 2005, guidando una Grosse Koalition con l'Spd. Il suo rigore le garantisce un alto tasso di gradimento, fisso intorno al 70% negli otto anni al potere.
IL RITRATTO DI STEINBRUECK | Peer Steinbrueck ha una lunga esperienza nel Laender. Socialdemocratico, 66 anni, quaranta di storia politica, fu governatore del Nordreno Westfalia, il Land più popoloso della Germania, e ministro delle Finanze con Merkel. Il suo mentore era Helmut Schmidt. Dal 1978 al 1981 fu assistente alle questioni di Tecnologia e ricerca per la cancelleria guidata da Schmidt. Dopo un periodo trascorso presso la missione diplomatica della Germania a Berlino Est ricoprì una serie di ruoli a livello federale e di amministrazione statale, prima di diventare capo di Gabinetto del presidente dello Schleswig-Holstein. Successivamente diventò ministro delle Finanze in Nordreno Westfalia, Land del quale assunse la guida nel 2002, mantenendo l'incarico fino al 2005. La sua campagna elettorale è stata costellata da gaffes: ha sostenuto che il cancelliere guadagna troppo poco e che la Merkel è avvantaggiata perché è una donna. Il settimanale della Suddeutsche Zeitung ha messo in copertina una foto di lui che mostrava il dito medio. Ricordate l'affermazione - all'alba delle elezioni italiane - che avevano vinto due clown (Berlusconi e Grillo)? Bene, era di Steinbrueck
I PROGRAMMI | La campagna elettorale ha ruotato su crisi, euro e salari minimi. Steinbrueck ha messo in dubbio la strategia dell'austerità, in particolare ha attaccato la strategia seguita in Grecia. Steinbrueck sostiene inoltre l'ipotesi di un salario minimo obbligatorio di 8,50 euro a livello nazionale; la coalizione di Merkel ritiene che le paghe minime vadano decise con accordi di settore e su base regionale fra datori di lavoro e dipendenti, che vengono poi appoggiati dall'esecutivo.
Venerdì 20 settembre 2013
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