Decadenza Cavaliere, Maroni attacca. «Questo Governo ha le ore contate»

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venti di crisi sulla maggioranza

Decadenza Cavaliere, Maroni attacca
«Questo Governo ha le ore contate»

Se l'Esecutivo cade niente Letta bis, si tornerà subito al voto

di Erre Bi

Roberto Maroni
Roberto Maroni

VENTO DI CRISI SU LETTA | Il destino del Governo Letta sembra sempre più legato a quello di Berlusconi. Mentre la Giunta delle elezioni e delle immunità del Senato dovrà decidere, tra poche ore, sulla decadenza del Cavaliere, continuano le minacce di crisi per l’Esecutivo. La tattica del Pdl è quella di dilatare i tempi. Il relatore Andrea Augello ha presentato ieri tre pregiudiziali di costituzionalità sulla legge Severino e questa sera sarà la volta del senatore Lucio Malan. Ma dalla controparte insiste per un voto unico entro oggi, indispettendo non poco i fedelissimi dell’esercito di Silvio..

SCHIFANI, IL NOSTRO APPOGGIO IN BILICO | Renato Schifani ha minacciato secco: «Se la votazione si farà oggi, toglieremo l'appoggio al governo. Se si voterà ad oltranza sulle pregiudiziali valuteremo attentamente se partecipare a questo tipo di lavori che ritengo illegittimo».

MARONI, QUESTO GOVERNO DURERÀ ORE | Stessa posizione anche per il segretario della Lega Nord e governatore della Lombardia Roberto Maroni che assicura «Questo Governo durerà ore, forse. Se oggi si voterà in giunta per le Immunità al Senato riguardo la vicenda del leader del PdL penso che la situazione sarà irrimediabilmente compromessa». E a quel punto «niente pasticci o Letta bis, ma ridare la parola al popolo sovrano e andare a elezioni rapidamente».

QUAGLIARIELLO, DA GIUNTA RESPONSABILITÀ | Gli fa eco il ministro delle Riforme costituzionali, Gaetano Quagliariello: «Noi non vogliamo fare atti inconsulti ma non intendiamo subirli, la giunta del Senato ha l'obbligo di approfondire la posizione di un parlamentare, non si possono fare gli errori del passato. Ieri in Giunta è stato fatto un atto inconsulto, mi auguro che ci sia tempo per correggerlo».

SANTANCHÉ. L’ERRORE DEL PD | Più drastica Daniela Santanché che annuncia la spaccatura: «Il Pd e i giudici stanno facendo a gara per chi sarà il primo a portare lo scalpo di Berlusconi. É chiaro che il Pd oggi ha aperto la crisi di governo, perché preferisce lo scalpo di Berlusconi al bene del Paese».

GELMINI, CORSA PER ELIMINARE IL NEMICO STORICO | Si unisce al coro anche Mariastella Gelmini: «Ci saremmo aspettati che la Giunta non intraprendesse una corsa contro il tempo pur di eliminare in 48 ore il nemico di sempre. Forse il Pd avrà blandito il proprio elettorato, ma non ha dimostrato alcun interesse per la stabilità e con il voto di oggi ha deciso di archiviare il governo Letta. La crisi dell’esecutivo la vuole il Pd che ha anteposto il congresso al governo e deve dare al suo elettorato lo scalpo di Berlusconi. É il Pd che si assume la responsabilità di far cadere il governo. Votare la legge Severino è stato un errore, sull’onda dell’emotività e dell’indignazione del Paese dopo i casi Fiorito e Penati. Dovevamo prevedere che avrebbe potuto avere nel giustizialismo un uso distorto, e cosi è accaduto».

Martedì 10 settembre 2013

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