Redazione Online
VERICE LETTA ALFANO | Solo nella mattinata, da Vienna, il Premier Enrico Letta aveva fatto appello al senso di responsabilità e lungimiranza di tutti, sottolineando la necessità di un Governo stabile per l’Italia, ma le sue parole sembrano essersi perse nel vuoto già all’arrivo della sera. Nel duro vertice con Alfano a Palazzo Chigi, durato tre ore, a prevalere sono stati gli interessi di parte. Ancora una volta la tenuta della coalizione di Governo sembra appesa ad un filo.
ESECUTIVO APPESO AD UN FILO | Il destino dell’Esecutivo dipende da quello del leader del Pdl e dalla scelta che farà il Pd nel voto in Giunta, quando si dovrà decidere della decadenza del Cavaliere da senatore. Si voterà il 9 settembre e il Pdl vuole rassicurazioni sulla linea che il Partito Democratico terrà riguardo ineleggibilità dell'ex premier, dopo la sentenza della Cassazione sul caso Mediaset, per evitare l'uscita dalla scena politica.
INCADIDABILITÀ DI BERLUSCONI | Alfano assicura che Il Pdl non ha intenzione di far cadere il Governo ma non condivide l'atteggiamento pregiudiziale nei confronti dell’ex premier. Il riferimento è alla richiesta del centrodestra di tenere conto del parere di giuristi che esprimono dubbi sulla retroattività della norma Severino, in base alla quale Berlusconi sarebbe incandidabile e deve lasciare il suo seggio da senatore. Alfano chiede garanzia su questo oppure entro dieci giorni si aprirà una crisi di governo.
POSIZIONE NON ACCETTABILE | Una posizione che viene considerata non accettabile dal presidente del Consiglio, secondo il quale non può essere sovrapponibile a livello di governo una vicenda che riguarda la Giunta delle Immunità del Senato, che dovrà compiere le sue valutazioni con riferimento a criteri tecnico-giuridici e non politici.
Mercoledì 21 agosto 2013
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