di Silvia Tozzi
NEW YORK | Clayton Lockett, 38 anni - condannato alla pena capitale per aver sparato a una ragazza di 19 anni e poi averla seppellita viva - è morto dopo un’agonia durata 43 minuti mentre gli stava venendo praticata la pena di morte. Alla fine è morto per un attacco di cuore.
L'AGONIA | Lockett doveva essere giustiziato nel penitenziario di McAlester, in Oklahoma, la prima dopo tantissimi anni. Dopo la prima iniezione di anestetico, l’uomo è stato dichiarato privo di sensi. Ma quando è iniziata la somministrazione del primo dei due farmaci letali, il corpo dell’uomo ha cominciato improvvisamente a muoversi, i suoi piedi e le sue braccia ad agitarsi. Probabilmente una vena si è rotta e il farmaco non ha avuto effetto. L’uomo è morto per arresto cardiaco dopo un urlo finale che i testimoni hanno solo ascoltato, perché i medici avevano abbassato la tenda.
SECONDA ESECUZIONE | Dopo la morte di Clayton è stata sospesa la seconda esecuzione prevista nel carcere, quella di Charles F. Warner, condannato per lo stupro e l’uccisione di una bambina di 11 mesi nel 1997.
Mercoledì 30 aprile 2014
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