Cittadino messicano condannato a morte nonostante fosse disabile e non parlasse inglese

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gli è stato iniettato il cocktail mortale di farmaci

Cittadino messicano condannato a morte
nonostante fosse disabile e non parlasse inglese

Tamayo è stato condannato per l'omicidio di un poliziotto nel 1994, a Houston. Secondo le autorità messicane e gli avvocati difensori, la condanna è stata comminata negandogli i suoi diritti consolari

di Silvia Tozzi

Edgard Tamayo
Edgard Tamayo

HOUSTON | L'esecuzione di Edgar Arias Tamayo, un condannato a morte di origine messicana, nel Texas, rischia di creare un incidente diplomatico tra Stati Uniti e Messico.

PROTESTA | Infatti è in corso una forte protesta diplomatica da parte del Messico e, all'alba in Italia, gli è stato iniettato il cocktail mortale di farmaci. Questo nonostante non abbia potuto esercitare il suo diritto a ricevere assistenza dal suo consolato è stata violato.

LA CONDANNA | Tamayo è stato condannato per l'omicidio di un poliziotto nel 1994, a Houston. Secondo le autorità messicane e gli avvocati difensori, la condanna è stata comminata negandogli i suoi diritti consolari, in violazione della Convenzione di Vienna. Tamayo non parlava inglese e soffriva di un ritardo mentale.

IL GOVERNO | Il governo federale degli Stati Uniti aveva fatto pressione sulla stato del Texas per evitare la condanna a morte: «Chiediamo un rinvio dell'esecuzione fino a quando sarà possibile vedere se il fatto che egli non abbia goduto dei suoi diritti consolari ai sensi della Convenzione di Vienna non sia stata pregiudizievole».

Giovedì 23 gennaio 2014

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