Redazione Online
ROMA | Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricevuto al Quirinale una delegazione del Comune di Barletta, guidata dal sindaco, Pasquale Cascella, in occasione del 70° anniversario della ribellione all'occupazione nazista della città. Erano presenti il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola e il presidente della Provincia di Barletta Andria Trani, Francesco Ventola, e il Prefetto Carlo Sessa.
LA RESISTENZA ANTIFASCISTA DI BARLETTA | Nel corso dell'udienza, dopo gli interventi del sindaco Pasquale Cascella e del responsabile dell'Archivio della Resistenza e della Memoria di Barletta, Luigi Di Cuonzo, il Capo dello Stato ha pronunciato un discorso e salutato il presidente dell'ANPI provinciale, Roberto Tarantino e i familiari delle vittime dell'eccidio nazista del 12 settembre 1943.
UNA STORIA DIMENTICATA |«Vorrei rinnovare la mia espressione di fortissima e affettuosa solidarietà ai figli dei caduti e delle vittime di quei giorni di settembre a Barletta – ha affermato il capo dello Stato -. Effettivamente quella fu una storia per troppo tempo ignorata o non valorizzata abbastanza ed è stato essenziale lo sforzo fatto da Barletta, dai barlettani, da voi, dall'Associazione, da chi si è occupato dell'Archivio (Archivio della Resistenza e della Memoria cittadina). Bisogna insistere, credo che occorra rendere permanente la possibilità di accesso dei cittadini e degli studiosi alla documentazione di quel momento che è stato straordinario. Credo che bisogna farlo per tutte le nostre città che hanno vissuto quelle giornate terribili e bisogna farlo in modo sistematico, in maniera che anche tanti episodi diventino parte integrante della storia della Resistenza e quindi della storia nazionale».
L’IMPORTANZA DELLA MEMORIA STORICA | «Mi complimento molto per i vostri progetti volti a consolidare la memoria storica, la documentazione di quelle giornate e di tutto il percorso dell'antifascismo e della Resistenza a Barletta –ha concluso Napolitano - Se noi non teniamo fermi e consolidiamo questi pilastri della nostra convivenza nazionale tutto è a rischio, tutto può essere a rischio. Perciò vorrei avere la possibilità di successive notizie da parte vostra di iniziative che vadano nel solco che oggi più che mai qui valorizziamo».
Martedì 10 settembre 2013
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