Chiesto il rinvio a giudizio per Gasparri accusato di appropriazione indebita

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si tratta di 600mila euro destinati al funzionamento del gruppo pdl

Chiesto il rinvio a giudizio per Gasparri
accusato di appropriazione indebita

Li usò per stipulare una polizza assicurativa nel 2012. Gasparri procedette «al riscatto anticipato della polizza il 1 febbraio 2013 (liquidata in 610.697 euro) e alla restituzione della somma di 600 mila euro al Gruppo Pdl Senato con due bonifici»

di Silvia Tozzi

Maurizio Gasparri
Maurizio Gasparri

ROMA | La procura di Roma avrebbe chiesto il rinvio a giudizio del senatore Maurizio Gasparri (Forza Itala) per peculato. L’accusa fa riferimento all’appropriazione di 600 mila euro destinati al funzionamento del gruppo Pdl e di averli utilizzati per una polizza vita a lui intestata. Soldi che il parlamentare ha poi restituito in due tranche. Il senatore sostiene di non essersi appropriato di nulla.

RINVIO A GIUDIZIO | La polizza fu stipulata il 22 marzo 2012 e nel capo di imputazione gli inquirenti spiegano poi che Gasparri procedette «al riscatto anticipato della polizza in data 1 febbraio 2013 (liquidata in 610.697 euro) e alla restituzione della somma di 600 mila euro al Gruppo Pdl Senato con due bonifici di 300 mila euro ciascuno, rispettivamente in data 20 febbraio 2013 e 12 marzo 2013 a seguito di specifiche richieste della direzione amministrativa del Gruppo». 

Lunedì 17 febbraio 2014

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