di Nicola Salati
TORINO | L’Italia vince, ma non convince del tutto. Comunque raggiunge l’obiettivo che era incamerare i tre punti contro la Repubblica Ceca per staccare il pass per i prossimi Mondiali brasiliani con due turni di anticipo anche questo un record. Si gioca allo Juventus Stadium che è stato inaugurato due anni fa e che mai aveva ospitato la Nazionale, Prandelli parte con Balotelli unico terminale offensivo mentre i cechi si schierano un 4-1-4-1 che prevede la presenza di cinque difensori puri con un centrocampo affollato per togliere idee agli azzurri.
PRIMO TEMPO | Dopo un periodo di studio la prima chance capita sui piedi di Balotelli che al 12’ dal limite per gentile concessione della difesa avversaria scocca un tiro che è angolato, ma Cech riesce a deviare in angolo. Quando sembra che l’Italia abbia la partita in pugno ecco la doccia fredda. È l’ex laziale Kozak al 19’ a siglare il vantaggio degli ospiti: con una scivolata al centro dell’area su cross dalla sinistra beffa l’incolpevole Buffon. La reazione dell’Italia non è delle migliori perché Balotelli si mangia due gol fatti in due minuti e poi si ripete al 37’ con un colpo di testa troppo centrale. Alla fine però è la Repubblica Ceca che va vicina al raddoppio ancora con lo scatenato Kozak che conclude una grande azione di contropiede con un tiro che finisce a fil di palo.
SECONDO TEMPO | Evidentemente negli spogliatoi Prandelli si fa sentire e così al ritorno in campo l’Italia è più cinica e reattiva. Influisce però pure il cambio di modulo con Prandelli che inserisce Osvaldo al posto di Giaccherini e passa al 4-4-2. Al 50’ l’1-1 è opera di Chiellini che svetta di testa su corner battuto da Candreva e sfruttando al meglio una mala uscita di Cech. Passano due minuti e Balotelli si incunea in area e vien esteso da Gebre Selassie. L'arbitro assegna un rigore ineccepibile e dal dischetto SuperMario fa il cecchino (20 centri su 20 penalty, percorso netto). Una volta in vantaggio l'Italia rifiata e lascia spazio alla Repubblica Ceca. Kozak è molto attivo ma al 33' allunga troppo il gomito e costringe Pasqual ad uscire in barella con un taglio vistoso sulla fronte. Gli ultimi minuti sono una sofferenza con gli ospiti in 10 per l'espulsione di Kolar. Al triplice fischio dell'arbitro Eriksson la festa può iniziare.
Mercoledì 11 settembre 2013
© Riproduzione riservata
2006 visualizzazioni