Caso Robledo / Bruti Liberati a Milano esposto presentato e secretato

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L’esposto è stato preso in carico dal Comitato di presidenza del Csm

Caso Robledo / Bruti Liberati a Milano
esposto presentato e secretato

Per Robledo, Bruti Liberati ha utilizzato criteri preferenziali nell’assegnazione dei fascicoli, bypassando il naturale affidamento di casi di corruzione e turbativa d’asta al pool di Robledo

di Silvia Tozzi

Robledo e Bruti Liberati
Robledo e Bruti Liberati
MILANO | L'aggiunto Alfredo Robledo, del pool anticorruzione di Milano, accusa il suo capo, il procuratore Edmondo Bruti Liberati, di «fatti e comportamenti che hanno turbato e turbano il regolare svolgimento della funzione nell’ufficio e la sua normale conduzione».

PREFERENZE | Per Robledo, Bruti Liberati ha utilizzato criteri preferenziali nell’assegnazione dei fascicoli, bypassando il naturale affidamento di casi di corruzione e turbativa d’asta al pool di Robledo. A guadagnarci sarebbe stato l’aggiunto Francesco Greco del pool reati finanziari, o il capo dell’antimafia Ilda Boccassini.

I CASI | Tra le pratiche affidate ad altri, il Crac San Raffaele, il caso Sea e i Ruby uno due e ter. Bruti è esponente di Magistratura democratica (la corrente di sinistra), Robledo fa parte del gruppo dei moderati di Magistratura indipendente.

L'ESPOSTO | L’esposto inviato da Robledo è stato secretato e preso in carico dal Comitato di presidenza del Csm, che l’ha affidato all’esame di due commissioni. La Prima, competente sulle questioni disciplinari e i trasferimenti d’ufficio per incompatibilità, e la Settima, chiamata a valutare i criteri di organizzazione del lavoro.

Giovedì 20 marzo 2014

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