di Silvia Tozzi
KIEV | Blindati ucraini sono comparsi nelle strade di Kramatorsk (dove le forze di Kiev sono riuscite a riprender possesso dell’aeroporto militare), nella regione orientale ucraina di Donetsk: l’Ucraina sembra precipitare verso la guerra civile. Gli Usa appoggiano il blitz, condannato dalla Russia. L'«operazione antiterrorismo» utilizza l’esercito contro gli insorti filorussi che hanno occupato vari palazzi del potere in una decina di città nell’est del Paese. A chiedere a gran voce che siu passasse all'azione i nazionalisti di Maidan. L’attacco avrebbe portato tra i quattro e gli 11 morti, oltre ad alcuni feriti. L'attacco ha visto l'uso anche di caccia ed elicotteri e ora si sta diffondendo con blindati, carri armati e la Guardia nazionale (volontari delle forze di autodifesa del Maidan).
IL PRESIDENTE | Oleksandr Turcinov ha sostenuto che gli interventi sono doverosi: «I progetti della Russia sono stati e restano brutali. Vogliono prendersi non solo il Donbass, ma tutto l’est e il sud dell’Ucraina dalla regione di Kharkiv a quella di Odessa».
INCONTRO A TRE | Intanto il capo della diplomazia russa Serghiei Lavrov ha confermato che l’incontro di domani a Ginevra tra Usa, Russia, Ue e Ucraina resta in agenda, ma ha ammonito che qualsiasi uso della forza contro i filorussi deve cessare.
CRIMEA | In Crimea è stata istituita una Commissione anti-terrorismo, in collegamento con i servizi segreti russi. Serve per la «prevenzione e repressione delle minacce terroristiche sul territorio della Russia». La penisola ucraina, affacciata sul Mar Nero, ha scelto l’annessione a Mosca nel referendum del 16 marzo, non riconosciuto però dalla comunità internazionale. Il decreto è uno dei primi a essere firmato da Aksenov in qualità di capo ad interim della Crimea; carica assegnatagli dal presidente Vladimir Putin, in attesa delle elezioni di metà settembre.
Mercoledì 16 aprile 2014
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