Barricato in Bankitalia minaccia di darsi fuoco il direttore di Confcommercio L'Aquila Cioni

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Ha abbandonato la posizione grazie al comandante provinciale dei carabinieri

Barricato in Bankitalia minaccia di darsi fuoco
il direttore di Confcommercio L'Aquila Cioni

La sua idea era di darsi fupoco a meno che il governo non si fosse impegnato a rivedere le condizioni del sistema bancario

di Silvia Tozzi

Celso Cioni
Celso Cioni

L'AQUILA | Il direttore di Confcommercio L’Aquila, Celso Cioni, stamani si è barricato nella sede di Bankitalia. Ha abbandonato la posizione grazie all'intervento del comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Savino Guarino, con il sostituto procuratore Stefano Gallo.

LA TANICA | A suscitare preoccupazione il fatto che Cioni avesse con sé una tanica di benzina e un accendino. La sua idea era di darsi fuoco a meno che il governo non si fosse impegnato a rivedere le condizioni del sistema bancario, «almeno nei paesi del cratere e della città che è ancora militarizzata». I commercianti, ha spiegato, sono stati costretti dal terremoto a lasciare i proprio negozi senza ottenere alcun sostegno.

SCIOPERO | Dapprima Cioni aveva messo in scena uno sciopero della fame e della sete, «per lanciare il grido di dolore dei piccoli commercianti di questa martoriata città, costretti dal terremoto a lasciare i propri negozi senza ottenere alcun sostegno e, facendo debiti, si sono ricollocati alla meglio e sono disperati e con le banche che li tengono quotidianamente sotto pressione».

IL BLITZ | Poi Cioni si è chiuso nel bagno di Bankitalia mentre era impegnato in una riunione nella filiale. dal bagno, l’uomo ha chiesto di parlare con il prefetto dell’Aquila, Francesco Alecci.

Lunedì 13 gennaio 2014

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