di Silvia Tozzi
NEW YORK | Bansky, il più famoso artista britannico contemporaneo, è a New York, dove resterà per un mese intero. Lo sappiamo non perché sia stato visto, dato che lo spray artist di Bristol nasconde la sua identità, ma in quanto sta decorando la città. La Grande mela ospiterà la prossima 'mostra' del geniale quanto misterioso street artist britannico che ha già tracciato il primo graffito della serie The street is in play (La strada sta giocando) al 18 di Allen Street, tra il Lower East Side e Chinatown.
IL MURALE | Il murale è scomparso il giorno successivo all'essere stato concluso. Mostrava due ragazzini che cercavano di acchiappare una bomboletta di vernice spray da un cartello che vietava i graffiti. L’opera - di valore altissimo, perché le opere di Banksy sono vendute all'asta a prezzi da capogiro - è stata distrutta, ricoperta con una mano di vernice bianca e la scritta in azzurro: «Sweaty palms made me lose the love of my life» («le mani sudate mi hanno fatto perdere l’amore della mia vita»). Le autorità hanno provveduto a riportare il muro al suo stato originario. Sorte simile ha avuto il secondo murale, realizzato in faccia al primo, vanadalizzato dai tag nel giro di poche ore.
AUDIOGUIDA | Accanto a ogni opera Banksy segnerà un numero di telefono da chiamare per poter ascoltare una voce registrata che spiega, proprio come l'audioguida in un museo, il significato dell'opera e il metodo con cui è stata disegnata.
Venerdì 4 ottobre 2013
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