Azerbaijan: diffusi i risultati delle elezioni quando il voto non si era ancora svolto

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alla fine aliyev ha vinto con oltre l'80% delle preferenze su 5 milioni di votanti

Azerbaijan: diffusi i risultati delle elezioni
quando il voto non si era ancora svolto

Martedì 8 ottobre, un giorno prima che aprissero i seggi, sull’applicazione ufficiale per smartphone dedicata alle elezioni, è stato indicato che la consultazione era stata vinta dall’attuale presidente Illham Aliyev con il 72,76 per cento dei voti

di Silvia Tozzi

I dati diffusi anzitempo
I dati diffusi anzitempo

AZERBAIJAN | Si sono svolte mercoledì le elezioni in Azerbaijan, uno dei regimi più stabili della regione asiatica, ha diffuso però i risultati martedì, un giorno prima che le votazioni avessero inizio.

I RISULTATI FINTI | Martedì 8 ottobre, infatti, sull’applicazione ufficiale per smartphone dedicata alle elezioni, è stato indicato che la consultazione era stata vinta dall’attuale presidente Illham Aliyev, al potere da dieci anni, con il 72,76 per cento dei voti, in linea con i risultati delle precedenti elezioni: nel 2003 aveva vinto con il 76.84 per cento e nel 2008 con l’87 per cento. Sempre secondo l’anticipazione, al secondo posto si sarebbe piazzato il candidato sostenuto da tutta l’opposizione con il 7,4 per cento dei voti.

GAFFE | I dati pubblicati sono stati rapidamente ritirati. La spiegazione ufficiale è che lo sviluppatore dell’applicazione aveva erroneamente inviato i risultati delle elezioni del 2008 durante un test. Ma i risultati diffusi mostravano i nomi dei candidati delle elezioni in corso e non di quelli del 2008, quindi quale test?

I RISULTATI VERI | Secondo gli exit-poll pubblicati dall'agenzia Prognos, Ilham Aliyev è stato rieletto per la terza volta presidente dell'Azerbaijan con l'84% dei voti. Il principale sfidante, Jamil Hasanli, ha ottenuto solo l'8% e ha denunciato massicce violazioni in tutto il paese durante la campagna elettorale e il voto. Aliyev, 51 anni, era salito al potere nel 2003 dopo la morte del padre Heydar, ex agente del KGB e presidente dell'ex nazione dell'Unione Sovietica nei precedenti dieci anni.

LE PAROLE DI HASANLI | Jamil Hasanli ha dichiarato: «Se ci fossero elezioni democratiche e trasparenti non avrei dubbi sulla mia vittoria. Ma abbiamo ricevuto notizia di numerose violazioni delle procedure elettorali, fatte già a poche ore dall’apertura dei seggi». L’attuale regime gestisce un immenso potere derivato dalle risorse petrolifere di cui il paese è ricchissimo, controlla la maggior parte dei mezzi di informazione, televisione e radio, reprime sistematicamente la libertà di espressione (a partire dalla seconda metà del 2012, decine di attivisti politici e giornalisti sono stati arrestati e imprigionati). Il presidente in carica ha scelto di non fare una vera e propria campagna perché, come dichiarato da un portavoce del suo partito, «non ne aveva bisogno» e ha trascorso la maggior parte del tempo visitando le varie regioni del paese, inaugurando scuole e opere pubbliche. I candidati dell’opposizione hanno avuto scarso accesso alle emittenti televisive nazionali. Inoltre il governo ha ridotto il periodo di campagna elettorale da 28 a 23 giorni.

IL VOTO | La Commissione Elettorale Centrale ha dichiarato di non aver ricevuto lamentele, che 5 milioni di elettori (del 9,4 aventi diritto) si è recata ai seggi e gli osservatori internazionali non hanno sollevato eccezioni.

Giovedì 10 ottobre 2013

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