di Silvia Tozzi
MOSCA | Le autorità russe, a differenza da quanto promesso, non hanno ritirato le accuse di pirateria contro i 30 attivisti di Greenpeace, tra i quali c'è l'italiano Christian D'Alessandro, arrestati per avere protestato contro le trivellazioni nell'Artico.
LE ACCUSE DI GREENPEACE | La denuncia arriva da Greenpeace, che sostiene che le autorità russe hanno formalmente accusato i 30 attivisti del reato di vandalismo (massimo 7 anni di pena), ma non hanno ancora cancellato quello di pirateria (massimo 15 anni di pena), come invece avevano comunicato lo scorso 23 ottobre.
I TRASFERIMENTI | Gli arrestati stanno per essere trasferiti dal centro di detenzione di Murmansk a una prigione di San Pietroburgo, nonostante fonti diplomatiche non confermino l'informazione.
GLI ARRESTATI | I trenta membri dell'equipaggio della nave Artic Sunrise, originari di 18 Paesi differenti, sono stati arrestati in settembre e imprigionati provvisoriamente a Murmansk, dopo che alcuni di loro avevano intrapreso un'azione di protesta sulla piattaforma di Gazprom nel mare di Barents per denunciare i rischi ambientali legati all'estrazione di petrolio in quella zona.
LA FRANCIA | Il primo ministro francese Jean-Marc Ayrault ha chiesto un atto di clemenza al premier russo Dmitry Medvedev: «Ho chiesto che ci possa essere un gesto umanitario nei confronti del nostro connazionale».
Sabato 2 novembre 2013
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