di Silvia Tozzi
LE VITTIME | I morti sono almeno sette, due nel Chaco, due a Tucuman, uno a Cordoba, Jujuy ed Entre Rios.
LE RAGIONI | A portare ai saccheggi i prezzi alle stelle, il peso, sempre più svalutato e lo sciopero delle Polizie locali che vorrebbero vedere i loro stipendi legati all’inflazione (quella reale però, non quella riconosciuta dal governo): ad oggi i vigili sono costretti ad acquistare di tasca propria le divise.
IL GOLPE | Il governatore della provincia del Chaco Juan Carlos Bacileff Ivanoff ha commentato: «Questi giorni mi hanno fatto ricordare il golpe cileno di Pinochet contro Salvador Allende. Noi abbiamo fatto tutto il possibile, io ho dovuto fare certi dialoghi con i rivoltosi che, chiaramente, erano e sono anticostituzionali. Volevano farmi firmare un accordo che sarebbe stato illegale, ma non l’ho fatto, nonostante mi dicessero che la vita di due ministri fosse in pericolo».
LA CHIESA CATTOLICA | La Chiesa cattolica ha lanciato un appello per cercare di placare gli animi.
Mercoledì 11 dicembre 2013
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