di Silvia Tozzi
BOLOGNA | Anna Maria Franzoni è uscita dal carcere per lavorare presso don Giovanni Nicolini nella cooperativa Siamo qua presso la parrocchia di Sant'Antonio Abbate, Bologna, dove lavora come sarta. La cooperativa sociale Siamo qua è l’onlus che al reparto femminile del carcere organizza corsi di cucito e gestisce la bottega del piano terra dove si producono borse e capi di abbigliamento con il logo Gomito a gomito. Franzoni non ha detto una parola ai giornalisti ma poi si è detta dispiaciuta per la loro presenza. In parrocchia ha avuto occasione anche di incontrare i figli, della cui bellezza la Franzoni si è compiaciuta.
LA CONDANNA | Condannata a 16 anni di reclusione per il delitto del figlio Samuele Lorenzi, la mattina del 30 gennaio 2002 a Cogne, è stata ammessa a quattro ore al giorno di lavoro esterno dal carcere di Bologna. Don Nicolini ha spiegato che Franzoni ha fatto il percorso normale per le detenute: «Ad altri detenuti, uno per volta, sono state date simili opportunità. La signora Franzoni già era nel gruppo della sartoria dell’istituto, il contatto si è creato lì».
TAORMINA | Intanto, l'avvocato Carlo Taormina ha citato Franzoni, che difese dal 2002 al 2007, e il marito Stefano Lorenzi, davanti al tribunale civile di Bologna, chiedendo che i giudici li condannino a pagare gli onorari che a suo dire non gli sono mai stati pagati, quantificati in 771.507 euro (di cui circa 14 mila riferibili a Lorenzi). Taormina rinunciò definitivamente al mandato il 23 febbraio 2007. Ha difeso entrambi e in alcuni casi solo il marito in alcune vicende connesse, ad esempio redigendo una dozzina di querele per diffamazione. L’avvocato mette in conto a Franzoni e Lorenzi tutta l’attività giudiziale svolta, le indagini difensive, ma anche i viaggi aerei e in auto. Inoltre, ricorda di aver emanato centinaia di comunicati stampa, di aver partecipato ad una cinquantina di trasmissioni televisive e di aver tenuto diverse conferenze stampa, su richiesta della cliente.
LA CONDANNA E IL LAVORO - Annamaria Franzoni è stata condannata nel 2007 in appello a 16 anni di reclusione per l’omicidio del figlio Samuele Lorenzi, avvenuta la mattina del 30 gennaio 2002 a Cogne ed è in carcere dal 22 maggio 2008, subito dopo la conferma della sentenza d’Appello.
Sabato 12 ottobre 2013
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