di Silvia Tozzi
ROMA | Ad Angelino Alfano è piaciuto il discorso che Matteo Renzi ha fatto ieri a Milano: «Noi non potevamo chiedere un discorso politicamente più vantaggioso per noi di quello che ha fatto Renzi. Lui ha fatto un discorso di sinistra radicale sull’immigrazione, sul lavoro, sul sindacato e le unioni gay, un discorso di sinistra-sinistra, a noi va benissimo».
FINANZIAMENTO AI PARTITI | Alfano ha fatto notare, però: «L’unica cosa che Renzi, se voleva fare sul serio, doveva dire è che il finanziamento pubblico ai partiti va tagliato da domani mattina, non dal 2017. È l’unica cosa che non ha detto».
LEGGE ELETTORALE | Invece, riguardo la legge elettorale, Alfano ha detto che, come per ogni altra questione, il suoi interlocutore sarà Enrico Letta. «Letta è d’accordo che per decidere quale deve essere la nuova legge elettorale si parta dalla maggioranza. Noi siamo per un premio di maggioranza che consenta al vincitore di governare, mi fa piacere che Renzi ci raggiunga sul nostro terreno dicendo che serve un premier forte, scelta dei cittadini del proprio parlamentare e scelta dei cittadini su chi merita il premio di maggioranza».
IMMIGRAZIONE | Altro tema toccato da Renzi e commentato da Alfano è stato l'immigrazione. «Non possiamo accogliere tutti. Sullo jus soli si può lavorare, ma deve essere chiaro che non possiamo aprire la porta a tutti e lo jus soli deve essere strettamente collegato al ciclo scolastico. Se mi si viene a dire che il bambino nato in Italia che studia in Italia è italiano, da parte nostra c’è disponibilità, ma l’Italia non deve diventare un’immensa sala parto in cui si viene per far nascere italiano un bambino, siamo comunque per la linea dura contro l’immigrazione clandestina». Nulla da fare invece per l'ultimo tema caro a Renzi, le coppie di fatto: «Per noi la famiglia è fatta da un uomo, una donna che si sposano per la procreazione e dai i figli. Ma siccome abbiamo grande rispetto per l’affettività per chiunque, siamo pronti a intervenire sul codice civile per delle garanzie patrimoniali. Ma famiglia non si tocca».
Lunedì 16 dicembre 2013
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