di Silvia Tozzi
CAGLIARI | I sindacalisti dell'Alcoa di Portovesme (Sulcis) incontreranno domani alle 15.30 il presidente della Regione Ugo Cappellacci. Non è stato facile per loro ottenerlo: quindici di loro hanno trascorso tutta la notte al primo piano del palazzo della Regione e per stamani hanno tenuto un'assemblea davanti al palazzo, con striscioni e bandiere, battendo ritmicamente i caschetti per strada. Un gruppo è rimasto a presidiare la sala occupata alla Regione, mentre in circa duecento hanno marciato verso la Regione per chiedere un incontro. Oggi una delegazione di dieci è stata ricevuta dalla presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo e dai capigruppo.
LE RICHIESTE | Gli operai vogliono la ripresa delle trattative per la vendita dello stabilimento o piani alternativi immediati per l'occupazione. Servono soldi per la cassa integrazione. In tanti hanno chiesto spiegazioni sul mancato avvio dei corsi professionali riservati ai disoccupati delle ditte d'appalto. Si reputa che la Regione non stia facendo abbastanza pressioni a Roma e stia disattendendo accordi che servono per la sopravvivenza. «Non è possibile che il Sulcis debba essere messa in ginocchio da vincoli e burocrazia. Decidete una volta per tutte se volete stare con noi».
L'ASSESSORE LIORI | L'assessore all'Industria Antonello Liori spiega che ci sono regole specifiche sull'erogazione degli ammortizzatori sociali. «Ci hanno impedito di anticipare i fondi. Ma perché non seguire l'esempio di altre Regioni che riescono a stipulare le convenzioni con l'Inps per garantire la continuità dei pagamenti?».
Mercoledì 25 settembre 2013
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