Al Toronto Film Festival un'infornata di film biografici e contemporanei

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IN CONCORSO ANCHE GLI ITALIANI DANIELE LUCCHETTI E FABIO MOLLO

Al Toronto Film Festival un'infornata
di film biografici e contemporanei

Si parlerà non solo di Niki Lauda ("Rush"), ma anche di Kennedy ("Parkland") e di Assange ("The Fifth Estate") e Ardant ("Bright Days Ahead")

di Silvia Tozzi

Parkland
Parkland

TORONTO | Il festival di Toronto, specializzato nelle pellicole che soddisfano la fascia media degli spettatori, e che ha lanciato molti film, è in corso. Due i titoli italiani, "Anni felici" di Daniele Luchetti e "Il Sud è Niente" di Fabio Mollo.

ANNI FELICI | Il film di Mollo ha ottenuto notevoli riscontri: è un piccolo film indipendente girato a Reggio Calabria, nel quartiere in cui Mollo è cresciuto, ed è interpretato dall'esordiente Miriam Karlkvist, da Valentina Lodovini e da Vinicio Marchioni. Il film - opera prima di denuncia - è stato realizzato grazie al coraggio di due giovani produttori francesi, Jean-Denis Le Dinahet e Sebastien Msika.

L'HORROR | Tra le altre opere a Toronto, l'ultimo horror di Eli Roth, "The Green Inferno", nella sezione Midnight Madness del Toronto International Film Festival. La trama del film è piuttosto semplice: un gruppo di universitari lotta per difendere la terra di una tribù amazzonica peruviana, ma quando l'aereo su cui viaggiano si schianta, i ragazzi finiscono sul menù della cena di quella stessa popolazione che cercavano di proteggere. Nella presentazione ufficiale si parla addirittura di un incredibile livello di realismo. A recitare nel film è stata chiamata una vera tribù peruviana (tutto secondo stereotipo, con tanta violenza e cannibalismo, come già trent'anni fa in "Cannibal Holocaust").

BLOCKBUSTER | Titolo principale è "Rush" di Ron Howard, dello sceneggiatore Peter Morgan, che ricorda il duello sportivo ed umano tra due campioni di Formula 1, James Hunt e Niki Lauda e che già si dice rischia di vincere l'Oscar. da vedere "Don Jon", l’esordio alla regia di Joseph Gordon-Levitt sulla dipendenza dalla pornografia, e "The Fifth Estate" sulla vicenda di Julian Assange (interpretato da Benedict Cumberbatch) e di WikiLeaks. Infine, "Prisoners", di Denis Villeneuve, sull’America terrorizzata e sempre pronta all’uso della violenza.

Tra gli altri film, "Kill your Darlings" di John Krokidas, "Life of Crime" di Daniel Schechter, "Parkland", di Peter Landesman, già visto a Locarno, "August: Osage County" di John Wells e "Words and Pictures" di Fred Schepisi.

Giovedì 12 settembre 2013

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