Redazione Online
HARBIN | «Airpocalisse» a Harbin, città nel nordest della Cina. Per il terzo giorno consecutivo strade e palazzi sono avvolti da una nebbia tossica, fatta di smog e polveri sottili, così spesse da superare di 40 volte i limiti considerati sicuri per la salute umana. Le autorità sono state costrette a chiudere le scuole e l'aeroporto, mentre il traffico è impazzito a causa della scarsa visibilità. Infatti non è possibile vedere a 50 metri di distanza, a volte perfino meno. Così questa metropoli di 11 milioni di abitanti si trova ad essere completamente paralizzata.
RECORD INQUINAMENTO | L'agenzia Nuova Cina riferisce che l'indice delle particelle di materia (PM) inquinante nell'aria ha raggiunto il livello di mille, ben oltre la soglia minima considerata tollerabile dall'organismo umano. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) la soglia è infatti di 300 PM. Nuova Cina attribuisce l'alto livello di inquinamento dell'aria alla prima giornata di accensione dei riscaldamenti, che sono in gran parte a carbone in tutto il nordest della Cina.
Martedì 22 ottobre 2013
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