di Silvia Tozzi
ROMA | Il Pd ha vinto con i balottaggi i comuni di Bergamo, Pavia, Sanremo, Ventimiglia, Vercelli, Cremona, Pescara, Modena, Biella e Verbania. Perse Livorno e Perugia. Il Pd ha perso anche a Potenza e a Civitavecchia. Perugia e Livorno passano al moVimento 5 Stelle.
LA SCONFITTA | Ha detto Federico Gelli ad Agorà: «Alle primarie per il segretario, la federazione di Livorno fu quella che si manifestò più lontana dai processi di cambiamento. Renzi ottenne una percentuale molto bassa. L’idea di disegnare un nuovo partito riformista, in quel territorio fu visto quasi come una minaccia. Credo che a Livorno ci siano state altre concause: gravi errori nell’amministrazione uscente e un gruppo dirigente che non ha avuto il coraggio di fare un vero cambiamento. A Livorno c’era una grande voglia di discontinuità. Tutti, dalla destra ai grillini, si sono coalizzati contro il Pd, contro il nostro candidato».
TUTTOSOMMATO LA VITTORIA | Spiega il vicesegretario democratica Debora Serracchiani: «Ci sono delle situazioni in cui siamo molto amareggiati e dispiaciuti, ma abbiamo stravinto le europee e abbiamo stravinto anche le amministrative. Il 60% dei comuni oltre i 15 mila abitanti sono nelle mani del centrosinistra, 20 dei 28 capoluoghi che andavano al voto sono passati al centrosinistra. Per noi è un risultato straordinario che ci conferma del nostro lavoro. Se guardo a grandi regioni come Lombardia e Veneto, c’è uno spostamento nel campo del centrosinistra molto importante».
Lunedì 9 giugno 2014
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