di Silvia Tozzi
PIACENZA | I facchini dell'Ikea di Piacenza (dipendenti della cooperativa San Martino), con studenti ed autonomi, hanno picchettato i cancelli impedendo l'accesso dei dipendenti all'azienda. La protesta era contro la cooperativa San Martino e la multinazionale svedese, accusate di 33 sospensioni, «minacce di licenziamento e liste di proscrizione». Ikea Italia distribution ha deciso di sospendere le proprie attività sul Deposito 2 di Le Mose a Piacenza, precisando che «questa sospensione parziale permarrà con il permanere del blocco agli accessi».
CARICHE | Si parla di «cariche della polizia, le botte, i feriti, i lacrimogeni sparati contro i lavoratori e le auto perquisite dopo i picchetti» e sono state postate foto di scontri e lacrimogeni su Facebook.
IKEA Ikea spiega che, stante «la riduzione dell'attività della piattaforma logistica di Piacenza», si stanno valutando «misure organizzative alternative» per garantire l'approvvigionamento delle merci ai punti vendita. Ikea ha anche chiesto e ottenuto un incontro con il prefetto di Piacenza «per discutere degli impatti della situazione per i propri lavoratori e per le proprie attività».
SAN MARTINO | La Cooperativa San Martino è stata scelta come fornitore di servizi di Ikea su Piacenza nel 2013. Ikea ricorda che, data l'importanza del Polo logistico di Piacenza, «il perdurare di uno stato di turbolenza o addirittura l'impossibilità di continuare ad utilizzare questo polo, metterebbe a repentaglio un progetto occupazionale e di sviluppo di tutta questa area».
Mercoledì 7 maggio 2014
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