di Antonio Rossello
Ogni anno, in una domenica intorno alla metà di giugno, a Santo Stefano Belbo (CN), si commemora l’Eccidio dei Martiri del Falchetto, tragico episodio della Lotta di Liberazione. Nella località piemontese, nota per aver dato i natali al poeta e scrittore Cesare Pavese, il 14 giugno 1944 fu perpetrato l’efferato massacro di cinque giovani partigiani. I loro nomi: Robino Luciano (classe 1924) S. Stefano Belbo, Vizzo Carlo (classe 1922) S. Stefano Belbo, Albione Bruno (classe 1922) Torino, Torre Ernesto (classe 1922) Torino, e un milite ignoto siciliano. L’appuntamento di solito consiste: nella celebrazione di una funzione religiosa presso una chiesa del paese, seguita dai saluti delle autorità e dall’orazione ufficiale. Infine, presso il monumento dedicato ai caduti, costruito sulla sommità della collina di San Grato, avvengono gli onori e la deposizione della corona di alloro a ricordo dei ragazzi trucidati al Falchetto. Tra le personalità, note in diversi ambiti, che, negli ultimi anni, si sono alternate nelle orazioni: don Andrea Gallo, don Luigi Ciotti, Piero Fassino, Sergio Chiamparino, Valentino Castellani, Nino Boeti, e Alba Parietti. Per la manifestazione, che vanta patrocini e partecipazioni da parte di enti locali, istituti storici per la Resistenza ed associazioni, l’organizzazione è curata dal Comune di Santo Stefano Belbo, al quale dal 2018 si affianca un Comitato attualmente composto da: Renato Grimaldi, Giulio Liberati, Marcello Manzo, Angelo Marello, Antonio Pireddu, Oreste Robino e Mario Vola. In particolare, Marcello Manzo, Giulio Liberati e Mario Vola ne sono rispettivamente presidente, vicepresidente e tesoriere.
Ecco il link alla pagina del gruppo Facebook del Comitato.
L’appuntamento previsto per quest’anno sarà: domenica 16 giugno. Vedere programma
Venerdì 10 maggio 2019
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