di Angela Ciconte
In questi giorni si è scritto molto su Elder Finnegan Lee il ragazzo diciannovenne americano che ha ucciso il carabiniere Mario Cerciello Rega senza però -cogliere- la -vera natura- del problema. Si parla di sostanze stupefacenti, si parla di violenza, si parla dell’orrore di un omicidio, si parla dell’opportunità o meno di bendare gli occhi al giovane americano senza capire che in realtà siamo tutti immersi nella cecità collettiva (spesso non sono le bende sugli occhi a rendere ciechi). Ieri guardando il telegiornale in cui parlavano dell’efferato omicidio, mi ha colpita tantissimo una fotografia che è -passata- velocemente durante la -notizia- che ritraeva Elder Finnegan Lee a dorso nudo con un vistoso tatuaggio sulla spalla sinistra (quella del cuore, il cuore con cui si può amare od odiare) che rappresentava una grande croce al contrario. Non penso che ci si possa tatuare un simile simbolo per -errore- e non penso nemmeno che ci si possa tatuare una croce al contrario senza conoscerne il significato terribilmente profondo. Un giovane ragazzo che già a diciannove anni si avvicina ad ambienti ove non solo si rinnega Dio ma si apre la porta al menzognero per eccellenza, l’unica cosa che non poteva sapere è che il menzognero promette tante cose: forza, ricchezza, coraggio, felicità ma puntualmente -dona-: debolezza, povertà, terrore e dolore infiniti presentando anche il conto da pagare. Il menzognero per eccellenza crea tele che appaiono -dorate- ma che puntualmente sotto l’apparente -bellezza- nascondono trame velenose che uccidono chi se ne -nutre-, eppure nessuna benda copre gli occhi di chi decide di percorrere il terribile sentiero che porterà al burrone che ingoia tutti coloro che si allontanano dalla Strada Maestra. Il problema dell’attuale società è non vedere le cose evidenti (croce al contrario) e dare risposte materiali a ciò che non è Spirituale (telefonata, carabiniere non in divisa, omicidio, zaino…). In questo secolo, ma soprattutto in questi ultimi anni, la lotta apparentemente umana è in realtà una lotta Spirituale che può essere vista solo con gli occhi della Fede tramite la preghiera. Più ci si allontana dalla Fede, più si brancola nel buio e si cade nei tranelli di colui che ripaga con dolore e stridore di denti gli ingenui che credono al suo sibilo scambiandolo per melodia. Come potrebbe un ragazzo cresciuto in una famiglia -bene- di uno Stato in cui si vive -benissimo- arrivare a dover usare sostanze stupefacenti affogando così la noia di una vita agiata ma vuota e soprattutto lontana da Dio? Come potrebbe un giovane diciannovenne terminare di colpo la vita che conosceva fino a quel momento, lontano dal proprio Continente nella Capitale della Cristianità, uccidendo un uomo che tra l’altro era appena tornato dal viaggio di nozze? La battaglia spirituale che è furibonda sopra le nostre teste, ha usato quel ragazzo (e tutte le persone che come lui credono al menzognero) andando a colpire ciò che il demonio combatte furiosamente oggi: la Cristianità e la Famiglia. Se l’attacco alla Cristianità non arriva frontale (per mano di un musulmano o ateismo) arriva trasversale colpendo il simbolismo per eccellenza del luogo ove c’è la sede di Pietro (Roma). Se l’attacco alla famiglia non arriva frontale (lobby lgbt e leggi accomodanti) arriva trasversale colpendo mortalmente un uomo che con amore aveva sposato in Chiesa la donna che gli avrebbe donato il frutto del loro amore: i loro figli. La Verità è sempre evidente, ma a nasconderla non è una benda sugli occhi, bensì la cecità spirituale che avvolge questa umanità depravata dal depravatore. Come fare? La soluzione è semplice: inginocchiarsi e pregare, chiedendo perdono e riconoscendosi deboli e bisognosi di aiuto da Colui che è l’Unico che non tradirà mai perché è l’Essenza dell’Amore e della Verità: Dio. Se faremo questo, potremo iniziare a vivere la Pace su questa terra per poi continuare per l’Eternità e nessuno dei nostri figli sarà più Caino né Abele ma Figlio Amato.
Lunedì 29 luglio 2019
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