Nodo Riva, il ministro Zanonato. «Sì a norma per riavviare attività»

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Questa mattina l'incontro con i vertici dell'azienda

Nodo Riva, il ministro Zanonato
«Sì a norma per riavviare attività»

Il gruppo è pronto a chiedere al gip lo sblocco delle risorse

Redazione Online

Il Ministro Zanonato
Il Ministro Zanonato

SEQUESTRO GRUPPO RIVA, LA SOLUZIONE DI ZANONATO | Un provvedimento per sbloccare le risorse sequestrare alla famiglia Riva e consentire il proseguimento delle attività produttive dei 7 stabilimenti, facendoli gestire da un commissario. È questa la proposta avanzata dal ministro per lo Sviluppo economico, Flavio Zanonato, al termine dell'incontro con l'amministratore unico del Gruppo, Cesare Riva, il rappresentante della famiglia Bruno Ferrante e il custode giudiziario Mario Tagarelli. Presente alla riunione anche il ministro del Lavoro Enrico Giovannini.

IL PROVVEDIMENTO DA ADOTTARE | «Vorremmo portare al Cdm di venerdì un provvedimento, che stiamo valutando con il ministero della Giustizia. La misura andrebbe a modificare il codice di procedura penale, istituendo il 104-ter, che consentirebbe di sbloccare i fondi mantenendo il sequestro dei beni. L'ipotesi è stata illustrata anche al procuratore della repubblica di Taranto che - afferma Zanonato - l'ha giudicata interessante».

AGIRE IN TEMPI BREVI | Nel caso Riva Acciaio «dobbiamo agire in modo indipendente dalla magistratura perché abbiamo tempi strettissimi - afferma il ministro per lo Sviluppo economico - Dobbiamo agire rapidamente in modo che la produzione non si fermi».

RINVIO CIG |  Dopo l'incontro Ferrante ha detto che «Il tema della cig non è stato posto, perché ritenuto prematuro e prima vengono valutate altre strade». Il rappresentante dei Riva ha poi aggiunto che i lavoratori «hanno ricevuto lo stipendio di agosto, ma abbiamo fretta di ripartire per poter pagare gli stipendi di settembre il 10 ottobre». L'incontro «è stato molto positivo e costruttivo» e «immediatamente chiederemo chiarimenti sul perimetro dei beni sequestrati e quali possiamo utilizzare».

RIPRESA RAPIDA ATTIVITÀ | «Abbiamo esaminato - ha continuato Ferrante - tutti i problemi conseguenti al sequestro: è stato utilissimo per evidenziare il problema con l'obiettivo di riprendere al più presto l'attività». I Riva chiederanno all'autorità giudiziaria anche di «utilizzare le linee di credito per farci ripartire, dobbiamo fare presto». E comunque, ha concluso, «tutta questa discussione rende evidente come la decisione di chiudere gli stabilimenti non fosse una ritorsione ma un passaggio obbligato».

Venerdì 20 settembre 2013

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