Angela Ciconte diffonde un messaggio sull'incomprensibile ed efferrato gesto

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LA SOFFERTA QUESTIONE DEI due poliziotti caduti in un pomeriggio di ordinaria follia

Angela Ciconte diffonde un messaggio
sull'incomprensibile ed efferrato gesto

Matteo Demenego, 31enne, e Pierluigi Rotta, 34enne, i due poliziotti uccisi a Trieste. A esplodere selvaggiamente i colpi un dominicano fermato con il fratello per il furto di uno scooter. Adesione alle numerose fiaccolate in memoria dei due Caduti

di Angela Ciconte (*)

Angela Ciconte
Angela Ciconte

Ieri mattina tra i tanti messaggi watsapp che ho ricevuto, mi è stato inviato il messaggio che vorrei rendere pubblico, perché carico di verità incontrovertibili. Ve lo copio esattamente come l'ho ricevuto:

«Fate girare, sono parole di un Poliziotto, collega dei due Poliziotti uccisi a Trieste... Tutta verità quello che scrive:

A che ora sono morti i miei colleghi freddati da uno straniero?

Non sono morti oggi pomeriggio, sono morti in un tempo indefinito del passato.

Sono morti quando avete scritto A.C.A.B.sui muri, o i più raffinati 1.3. 1.2.

Sono morti quando avete intonato la canzoncina che inizia dicendo: - la disoccupazione ci ha dato un bel mestiere, mestiere di merda Carabiniere. -

Sono morti quando nella libertà del vostro seggio elettorale avete votato chi sponsorizza un’immigrazione senza controllo, senza regole, senza giustizia.

Sono morti quando parlamentari italiani si sono resi complici di uno speronamento ai danni della Guardia di Finanza.

Sono altresì morti quando avete fatto la vostra colletta per sponsorizzare chi materialmente ha speronato i Finanzieri.

Sono morti nel 1999 quando l’allora Governo nei primi 100 giorni abolì l’oltraggio a Pubblico Ufficiale, perché offendere chi rappresenta lo stato con la propria divisa non deve essere considerato reato; l’oltraggio venne poi reinserito in seguito.

Sono morti quando Barbara Balzerani, nome di battaglia Sara, libera dopo essere stata condannata a più ergastoli, ha potuto esaltare pubblicamente quanto fosse stato divertente uccidere Carabinieri e Poliziotti negli atti terroristici da lei compiuti.

Sono morti quando nessun PM ha preso provvedimenti per quanto istigato dalla Balzerani.

Sono morti quando l’amministrazione comunale di Milano ha votato contro il taser per la locale Polizia Municipale. Meglio un Vigile Urbano accoltellato che un delinquente colpito dal taser!

Sono morti quando il Giudice ha deciso nell’applicare il minimo della pena e lasciare libero di circolare l’assassino di questa notte, perché sicuramente si tratterà di soggetto pregiudicato.

Sono morti a ferragosto, quando anche quest’anno una compagine politica andrà a trovare i detenuti in carcere, per vedere se hanno troppo caldo, senza esser mai stati a trovare un familiare delle vittime di quei delinquenti che giustamente stanno in galera.

Sono morti quando sono stati invitati assassini di Poliziotti o Carabinieri nelle università per tenere le loro sponsorizzate conferenze.

I miei colleghi uccisi oggi sono morti tanto tempo fa, quando avete scelto da che parte stare ed avete scelto di stare contro gli uomini e le donne in divisa che rappresentano lo Stato.

E chi ha scelto di stare contro i rappresentanti dello Stato è colpevole tanto quanto il balordo che oggi ha materialmente sparato.

I ♥ POLIZIA»

Una delle numerose fiaccolate in memoria dei due Caduti
Una delle numerose fiaccolate in memoria dei due Caduti

Mi rattrista molto non sapere chi è l’autore di questo bellissimo testo, ma lo ringrazio ugualmente, perché attraverso un presunto anonimato è riuscito a dare voce a ciò che pensa ogni italiano. Noi italiani siamo un popolo stanco di vedere calpestata la nostra identità in nome di falsità e menzogne (non si può amare lo straniero se prima non si ama il fratello) ed italiani stanchi di vedere la solita manipolazione mediatica, che pur di salvare il non senso di una presunta accoglienza che nasconde una reale invasione, si affrettano a descrivere come presunta follia ciò che l’ennesimo balordo straniero ha compiuto nei confronti dei nostri figli migliori. La reale follia in realtà è insita in coloro che giorno dopo giorno, ora dopo ora, compiono tutto ciò che è in loro potere per deturpare e distruggere la Nazione più bella al mondo, popolata da persone che negli anni hanno perso il loro lato migliore: il senso di appartenenza. Appartenenza a Dio, appartenenza alla Patria, appartenenza alla Famiglia, appartenenza alla Vita che merita di essere vissuta non solo per sé stessi, ma soprattutto per i posteri ai quali si nega ciò che in passato noi tutti abbiamo avuto la fortuna di crescere: un luogo BELLO e SANO in cui vivere che politici corrotti hanno trasformato nel CIMITERO dei RICORDI. Noi italiani dobbiamo urgentemente capire che continuare a far finta di nulla sperando che qualcosa cambi, otterrà l’unico risultato possibile: consegnare il potere a chi dalla nostra passiva accettazione trae la sua forza virulenta che ci sterminerà. Noi italiani dobbiamo essere CORAGGIOSI e dobbiamo DIFENDERE chi ci DIFENDE, dobbiamo DIFENDERE i nostri VALORI, dobbiamo DIFENDERE i nostri FIGLI e NOI STESSI iniziando ad AGIRE per FERMARE questo PIANO MASSONICO di DISTRUZIONE iniziato decenni fa ed attuato con lucida determinazione. Come fare ad opporsi a tutto ciò? In due modi: PREGANDO e RIEMPIENDO le nostre PIAZZE MANIFESTANDO IL DISSENSO ASSOLUTO CONTRO CHI VUOLE DISTRUGGERE LA NOSTRA IDENTITÀ. Non si scende in piazza per difendere una natura che si sta semplicemente ribellando alle nostre CATTIVERIE (vedi il «prodotto» Greta) e non si scende in piazza per difendere la natura dimenticando che anche lei è sottomessa al nostro unico CREATORE! Si scende in piazza per difendere i VALORI che sono impressi nei nostri cuori: DIO, PATRIA, FAMIGLIA ed IDENTITÀ. Per questo motivo mi auguro che la fiaccolata per Matteo e Pierluigi che domani sarà fatta a Catania si trasformi presto nella scintilla che infiammerà in noi tutti l’ORGOGLIO di essere ITALIANI. Un orgoglio capace di riappropriarsi dell‘IDENTITÀ, delle RADICI, della CULTURA che ci hanno reso nei secoli un popolo unico ed irripetibile. Se non faremo questo, saremo destinati all’estinzione molto prima di quanto possiamo immaginare.

(*) Angela Ciconte, nella vita impiegata torinese, è nota per il suo costante impegno sociale e religioso, che attualmente si realizza attraverso la militanza nel Movimento Nova Civilitas, di cui è referente per Torino e provincia, nonché coordinatrice per l’ambito politico della Regione Calabria, e nell’Associazione Più Italia, di cui è presidente.

Martedì 8 ottobre 2019

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