Redazione Online
TRIPLICATI I REATI SESSUALI SUI MINORI | Le bambine e le ragazze sono ancora le vittime più vulnerabili della violenza verso i minori: in totale il 60% delle 5103 vittime dei reati commessi e denunciati a danno di minori nel 2012 (erano 4.946 nel 2011). É un quadro allarmante quello che emerge dal Dossier «indifesa» di Terre des Hommes presentato oggi a Roma con i dati forniti dalle Forze dell’Ordine. In particolare le bambine e le ragazze sono le vittime più vulnerabili della violenza sessuale verso i minori nel 2012: l’85% del totale, pari a 689 vittime. A queste vanno aggiunte le 422 vittime di violenza sessuale aggravata, il 79% femmine. Preoccupante l’incremento dei reati di atti sessuali con minorenni, il cui numero delle vittime (505) è triplicato rispetto all’anno precedente. Il 78% sono bambine e adolescenti. A registrare l’aumento più drammatico è la pornografia minorile: +370%, a danno di 108 minori, il 69% dei quali femmine. I maltrattamenti in famiglia sono ancora i reati che mietono maggiori vittime tra i bambini, toccando la cifra record di 1.246 nel 2012, 82 in più del 2011.
L’80% DELLE VITTIME È FEMMINA | «La violenza sulle donne viene spesso taciuta dalle stesse protagoniste, quella sulle bambine e le ragazze emerge ancora più difficilmente - sottolinea Donatella Vergari, Segretario Generale Terre des Hommes - le vittime minorenni hanno ancora meno strumenti per difendersi e possono subire un maggiore controllo psicologico da parte dei maltrattanti. I numeri delle Forze dell’Ordine sono ovviamente la punta dell’iceberg. Aumentano di anno in anno e solo una corretta attività di prevenzione della violenza di genere, in famiglia e a scuola, può invertire la tendenza nei prossimi anni.»
VINCERE L’INDIFFERENZA | «Non si può ogni anno fare la conta delle molte violenze a bambine e adolescenti. Né si può pensare che prosegua questa diffusa indifferenza verso il mondo dei più giovani – sono le parole di Vincenzo Spadafora, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, intervenuto alla conferenza di presentazione – Molti dei mali che li colpiscono, arrivano da una maleducazione, dal disagio sociale, dalla latitanza delle istituzioni, da una cultura che relega la donna, fin dai suoi primi anni di vita, in secondo piano. Vorrei che aumentasse la cooperazione fra Paesi e organizzazioni per evitare i tanti crimini contro l’infanzia. Noi faremo di tutto per sollecitare tale cooperazione».
Giovedì 10 ottobre 2013
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