Torture e violenze, il dramma africano delle bambine accusate di stregoneria

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Nella Repubblica Democratica del Congo

Torture e violenze, il dramma africano
delle bambine accusate di stregoneria

Il Movimento Lotta contro la Fame nel Mondo da anni ha preso le loro difese ed è impegnato nella promozione di attività per ridare dignità alla vita di queste vittime innocenti di pratiche superstiziose

Redazione Online

La campagna di Mlfm
La campagna di Mlfm

BIMBE ACCUSATE DI STREGONERIA | Mentre in Italia e in molti altri Paesi questa sera in tanti giocheranno a travestirsi da «streghe» per la festa di Halloween, nella regione del Sud Kivu – Repubblica Democratica del Congo decine di bambine ingiustamente accusate di stregoneria si vedono negati i più fondamentali diritti umani e costrette a una vita di emarginazione,paura, privazioni e persecuzioni. Il Movimento Lotta contro la Fame nel Mondo da anni ha preso le loro difese ed è impegnato nella promozione di attività per ridare dignità alla vita di queste vittime innocenti di pratiche superstiziose ancora presenti in questo martoriato Paese dell’Africa centrale.

VITTIME DELLA SUPERSTIZIONE | Questa la testimonianza di Natalina Isella che in Congo che con l’aiuto del Movimento, spende la sua vita nell’accogliere queste piccole vittime: «Quando ho cominciato ad occuparmi delle bambine abbandonate perché accusate di essere streghe ho sentito una grande forza in me. Non ho fatto troppi ragionamenti sul dopo, sul «come sarà». Fino a qualche anno fa il fenomeno delle bambine streghe non esisteva. Ora i casi sono sempre più numerosi, conseguenza del degrado materiale e morale lasciato dalla guerra. L’indice viene puntato su bambine (ma talvolta anche bambini) che spesso non sono più volute perché figlie di violenza o di precedenti unioni,oppure perché bocche in più da sfamare»

Giovedì 31 ottobre 2013

© Riproduzione riservata

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