di Silvia Tozzi
MILANO | Il giorno dopo la comunicazione di Ethiad con le condizioni per celebrare le nozze con Alitalia, si conta che gli esuberi dopo la fusione saranno tra i 2.400 e i 2.500. Infatti, l'unico hub italiano sarà a Fiumicino. Quindi Malpensa sarà ridimensionata o riconvertita a traffico merci.
MARONI | Il governatore lombardo Roberto Maroni ha incontrato il presidente di Sea Pietro Modiano: «Abbiamo condiviso la preoccupazione che questo ingresso di Etihad, che va bene per Alitalia, possa penalizzare il sistema aeroportuale lombardo e, in particolare, Malpensa. Non conosco ancora i dettagli della lettera di Etihad, ma, ovviamente, noi siamo pronti a fare tutto ciò che occorre per salvaguardare il futuro di Malpensa e del sistema aeroportuale lombardo».
POLETTI | Il ministro del lavoro, Giuliano Poletti ha spiegato che «poi si dovrà vedere quando ci sarà la discussione di merito tra le parti». La questione, ha puntualizzato, non gli compete: «Il confronto parte sotto la regia del ministero delle Infrastrutture e noi siamo a disposizione per la parte che ci compete sugli ammortizzatori sociali».
CDA | Venerdì si riunirà il consiglio di amministrazione per valutare le condizioni della fusione. La compagnia degli Emirati investirà circa 600 milioni di euro, entrando con una quota del 49%, le banche cancelleranno un terzo del debito e convertiranno il resto in azioni della compagnia, mentre resta da affrontare la questione degli esuberi (sono 21.900 i dipendenti).
SINDACATI | Raffaele Bonanni, leader della Cisl ha commentato: «Evitato il disastro, speriamo che si apra uno scenario di sviluppo».
Martedì 3 giugno 2014
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