di Silvia Tozzi
LONDRA | Doris Lessing si è spenta nel sonno all’età di 94 anni. La scrittrice britannica ricevette il premio Nobel per la letteratura ad 88 anni. La motivazione dei giudici fu per la «sua visione epica dell’esperienza femminile che, con scetticismo, fuoco e potere visionario, ha descritto una civiltà divisa». Fu autrice prolifica, ha scritto oltre 50 opere che spaziano dalla politica alla fantascienza, tra cui il “Taccuino d’oro”, “L’erba canta”, “Memorie di una sopravvissuta”, “L’estate prima del buio”.
BIOGRAFIA | Nata in Iran, suo padre, Alfred Tayler, era un ufficiale dell’impero che - dopo aver perso una gamba - sposò l’infermiera che lo aveva curato. Doris fu allevata nel “bush” africano in Zimbabwe e dopo i 14 anni studiò da autodidatta.
IL COGNOME | Il nome Lessing lo prese dal secondo marito, Goddfried Lessing che, ormai già divorziato, divenne ambasciatore della Germania dell’Est in Uganda e fu ucciso nel 1979 durante la rivolta contro Amin. Dai due matrimoni della sua vita ebbe tre figli.
FEMMINISMO | L'essere femminista però era una definizione che le andava stretta: «Ciò che le femministe vorrebbero da me è qualcosa che loro non hanno preso in considerazione, perché viene dalla religione. Vogliono che sia loro testimone. Quello che veramente chiedono è che dicessi: sorelle, starò al vostro fianco nella lotta verso il giorno in cui quegli uomini bestiali non ci saranno più. Veramente vogliono che si facciano affermazioni tanto semplificate sugli uomini e sulle donne? In effetti, lo vogliono davvero. Sono arrivata con grande tristezza a questa conclusione».
COMUNISMO | Fu anche comunista e aderì al sufismo, principale corrente del misticismo musulmano.
Domenica 17 novembre 2013
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