di Silvia Tozzi
ANTARTIDE | Russia, Ucraina e Cina (ma non il Giappone, è già un successo) hanno bocciato le proposte sul tappeto alla conferenza di Hobart, in Australia, che miravano a creare due aree di una superficie totale poco inferiore ai 3 milioni di chilometri quadrati di mare, in cui fossero bandite tanto la pesca quanto l’estrazione di idrocarburi. La creazione del più grande santuario marino (di 1,63 milioni di km quadrati) protetto in Antartide dovrà attendere. Per la terza volta, i firmatari della convenzione per la protezione delle specie marine viventi non hanno raggiunto l’unanimità.
LA CONFERENZA | Alcuni partecipanti alla conferenza hanno espresso l’auspicio che un accordo possa essere trovato all’incontro che avrà luogo nel 2014.
MAXI AREE | La creazione di sette maxi-aree protette in Antartide, che da sole coprirebbero una superficie grande quasi quanto la metà dell'Unione europea, è caldeggiata da Unione Europea, Usa, Australia e Nuova Zelanda. Questo perché «i suoi ecosistemi sono altamente vulnerabili», come ha detto Maria Damanaki, commissario Ue responsabile di pesca e affari marittimi, firmataria di un appello per creare le tanto attese riserve blu nell'Oceano del Sud, nella regione del Mare di Ross e nell'Antartide orientale, insieme al segretario di Stato americano John Kerry e ai ministri degli esteri di Francia, Laurent Fabius, Australia, Julia Bishop e Nuova Zelanda, Murray McCully. Le acque dell'Antartide costituiscono fino al 10% dei mari del Pianeta e ospitano quasi diecimila specie, fra cui mammiferi e uccelli marini, inclusi pinguini, balene e foche.
IL PARERE CONTRARIO | La contrarietà da sempre espressa da Russia e Cina (e storicamente dal Giappone) è dovuta alla pesca del krill (serve per creare gli integratori di Omega3), il patagonian toothfish (un grande dentice) e il silverfish (una sorta di acciuga antartica). Ci sono poi aree ricche di petrolio. Per passare, la proposta aveva bisogno del sostegno di tutti i 200 delegati provenienti dai 25 Paesi membri (tra i quali l’Italia) del Ccamlr.
L'ANCTARTIC OCEAN ALLIANCE | Gli ambientalisti sono capitanati dalla Anctartic Ocean Alliance, che ha raccolto 250mila firme, di cui 11mila in Italia, con una petizione a sostegno delle nuove riserve marine.
Sabato 2 novembre 2013
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