Redazione Online
PRAGA | La Repubblica Ceca va verso elezioni anticipate. Dopo le dimissioni del governo tecnico, 140 deputati su 200 hanno votato a favore dello scioglimento della camera bassa del Parlamento. Le elezioni potrebbero quindi tenersi il 25 e il 26 ottobre. La consultazione dovrebbe mettere fine alla crisi politica iniziata lo scorso giugno. I deputati di Praga hanno deciso il proprio auto-scioglimento, e dal 7 agosto non c'è più un governo. A favore hanno votato 140 socialdemocratici (Cssd), comunisti (Kscm), conservatori del Top 09 e liberali di Affari pubblici (Vv).
Astenuti dalla votazione sono invece i Civili democratici (Ods) che hanno abbandonato la sala. Sarebbero stati sufficienti 120 voti di maggioranza per sciogliere il Parlamento sui 200 totali. Ed è stato proprio il presidente, Milos Zeman, ad aver annunciato di voler indire le elezioni anticipate per il prossimo ottobre. La crisi politica scoppiata giugno ebbe inizio con la caduta della coalizione di centrodestra dell'allora premier Petr Necas, travolto dallo scandalo su corruzione e abuso di potere. Si è andati così verso un governo di transizione del premier Jiri Rusnok, che il 7 agosto è stato battuto al voto di fiducia in Parlamento dopo neppure un mese di vita.
Ad essere favoriti alle prossime elezioni saranno i membri del partito socialdemocratico (Cssd) che i sondaggi portano al 30% o al 35%, dopo di loro i comunisti (15%- 20%) e Top 09 (12%-15%). Infine i Civili democratici, scesi al 5%-12% dei consensi. Secondo gli esperti potrebbe nascere un governo di minoranza socialdemocratico appoggiato dai comunisti. Per la prima volta dopo il crollo del comunismo nel 1989 tornerebbero ad avere un ruolo politico importante all'interno del Paese.
Mercoledì 21 agosto 2013
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