di Silvia Tozzi
HARDH (YEMEN) | Rawan è una bambina yemenita di 8 anni, morta per le lesioni riportate durante la prima notte di nozze con un uomo di quarant'anni di origine saudita. Viveva nella zona tribale di Hardh, vicino al confine con l'Arabia Saudita, nel nord-ovest dello Yemen. Scoperto il fatto, un gruppo di attivisti locali ha chiesto che la famiglia della bambina e il marito vengano arrestati, ma è improbabile che ciò accada, perché la pratica delle spose bambine è molto diffusa nello Yemen.
LE SPOSE BAMBINE - Secondo un rapporto del ministero degli Affari sociali, oltre un quarto delle donne yemenite si sposa prima dei 15 anni. In realtà, 15 anni era, sino agli anni '90, l'età minima per contrarre matrimonio, ma poi il limite è stato abrogato e si consente che siano i genitori a decidere quando far sposare le figlie. Anche perché le autorità religiose si oppongono a che venga posto un limite: farlo sarebbe una violazione della legge islamica che non pone limiti all’età per le nozze. Secondo ultimi dati Unicef il matrimonio delle bambine riguarda il 14% delle yemenite, che si sposa prima dei 15 anni; il 52% trova marito prima dei 18. Nel 2005 l’Università di Sana’a ha denunciato che in alcune aree rurali vengono date in sposa persino bambine di otto anni.
LA STORIA DI RAWAN | La piccola sarebbe morta dissanguata per le ferite interne. Le autorità della provincia di Hajja nel nord dello Yemen hanno smentito la notizia. Mosleh Al Azzani, direttore del Dipartimento di indagini criminali nel distretto di Hardh, ha detto a Gulf News di aver contattato personalmente la famiglia. Il padre di Rawan si sarebbe presentato al suo cospetto accompagnato da una bambina, dichiarandone la paternità. Secondo il padre, quindi, Rawan sarebbe viva, e non sposata.
Ma il giornalista yemenita freelance, Mohammad Radman, che ha scoperto il caso insiste sulla veridicità della notizia. Sostiene di aver parlato con persone vicine alla vittima, che sarebbero disposte a testimoniare a riguardo. Aggiunge che Rawan è stata in pratica venduta dal patrigno - il padre naturale è deceduto - per 100 mila rial (2mila euro) e che è morta nella stanza di un albergo.
LE CONSEGUENZE | «Le conseguenze dei matrimoni infantili sono devastanti. Le bambine vengono tolte da scuola, la loro istruzione interrotta in modo permanente e molte soffrono di problemi di salute cronica per avere troppi figli e troppo presto», ha denunciato Liesl Gerntholtz, direttore della Divisione per i diritti delle donne di Human Rights Watch.
Mercoledì 11 settembre 2013
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