di Silvia Tozzi
NEW YORK | Lou Reed, chitarrista e autore e cantante, è morto oggi, a 71 anni, per ragioni ancora sconosciute, forse conseguenze del trapianto di fegato avvenuto a maggio. Ha avuto due mogli, una relazione con David Bowie, da tempo era legato con la polistrumentista Laurie Anderson (dopo il divorzio da Sylvia Morales).
LA STORIA | Reed era il vocalist e il chitarrista della band di Andy Warhol, i Velvet Underground (con John Cale e la batterista Maureen Tucker), cui fu unita poi Nico, che raccontavano la vita violenta e cruda dei tossici, dei trans, dei sadomaso e di tutti i diseredati. Tra le sue canzoni più famose Perfect day, Satellite of Love, Walk on the wild side e Sunday morning. Il suo ultimo album, Lulu, realizzato in collaborazione con i Metallica, è uscito nell’ottobre 2011. Nacque a Brooklyn nel 1942.
STILE | Reed univa bellezza e rumore, facendo a suo tratto distintivo una grande onestà compositiva. Univa glam, rock, punk e alternative, e ha realizzato molti album minimalisti, complessi e difficili (come Berlin e soprattutto Metal Machine Music). "Le mie stronzate valgono più dei diamanti degli altri", aveva dichiarato a Lester Bangs. Era sessualmente ambiguo, provocatorio, tabagista (lo si ricorda nel film Smoke), lungamente tossico, appassionato di tai chi, ha realizzato un album ispirato a Il Corvo di Edgar Allan Poe e un tributo a Warhol dal titolo Songs For Drella assieme a Cale nel 1991.
Domenica 27 ottobre 2013
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