Redazione Online
MANILA | É salito a 107 morti ed almeno 276 feriti il bilancio del terremoto di magnitudo 7,2 gradi della scala Richter che ha colpito la provincia filippina di Bohol, oltre 600 chilometri a sud di Manila. I soccorritori sono impegnati in una corsa contro il tempo per trarre in salvo le persone ancora sotto le macerie degli edifici crollati.
SCOSSA 7,2 DELLA SCALA RICHTER | L'epicentro del sisma, scatenatosi alle 8.12 locali (le 2.12 in Italia) è stato individuato sull'isola di Bohol, nella regione del Visayas Centrale. Uffici, scuole e molti edifici pubblici erano chiusi per una festività nazionale, motivo per cui, secondo il portavoce della Protezione civile locale, si è probabilmente evitato un bilancio delle vittime ancora più grave. Molti i danni a chiese antiche, ma anche a costruzioni moderni. Le strade sono rimaste bloccate a causa degli smottamenti provocati dalle scosse.
PANICO TRA LA POPOLAZIONE | Il sisma ha scatenato il panico tra la popolazione: nel timore di uno tsunami, in migliaia si sono accalcati per cercare riparo sulle alture. L’intensità del terremoto è stata tale da rilasciare un’energia pari a «32 bombe atomiche di Hiroshima»: lo stima Renato Solidum, il capo dell'istituto nazionale filippino di Vulcanologia citato dai media locali.
Mercoledì 16 ottobre 2013
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