di Silvia Tozzi
GERUSALEMME | La soldatessa Anat Kamm, condannata nel 2011 per la divulgazione di documenti top secret sulla sicurezza nazionale di Israele, è uscita di prigione.
LE ACCUSE | La donna è stata imprigionata per aver raccolto, conservato e consegnato al quotidiano Haaretz documenti segreti dell’esercito sull’autorizzazione ad eliminare tre capi jihadisti ricercati senza l’esplicito avallo della Corte Suprema di Israele.
TRADIMENTO | Ventisette anni, ex segretaria del capo del Comando Centrale delle forze armate Yair Naveh, Kamm chiarisce che «in carcere nessuno mi ha accusato di tradimento». Poi si paragona a Snowden: «Certo, ho sbagliato come hanno sbagliato Snowden e Chelsea Manning, che saranno braccati per la vita per le rivelazioni che hanno fatto» ma c’è una differenza perché «loro sono riusciti a cambiare il mondo mentre nel mio caso è andata diversamente, devo ammettere che non ho proprio avuto successo».
Lunedì 10 febbraio 2014
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