di Silvia Tozzi
MADRID | Per Mariano Rajoy, presidente del partito popolare spagnolo dal 2004 e premier dal dicembre 2012, «in Europa il peggio è passato e adesso è l’ora della crescita». Rivendica il successo del salvataggio bancario, spera che l’Unione Bancaria vada in porto, dice di essere pronto ad accordarsi con l’Italia nella lotta contro l’immigrazione illegale.
GERMANIA | Rajoy tratta dei tedeschi, e dice: «Ma le ultime decisioni della Commissione su Spagna, Francia, Olanda ed altri Paesi ci permettono un cammino, che non è quello di prima. Noi, nel 2013, abbiamo un obiettivo di deficit del 6,5% però prima era del 4,5 % ed era impossibile conseguirlo. Nel 2014 sarà del 5,8%, per poi continuare a scalare. E continueremo con le riforme strutturali. Ciò che più mi preoccupa adesso è l’Europa. Tutti i governi, e specialmente quello tedesco che per il suo Pil e numero di abitanti è molto importante, abbiamo chiaro dove andiamo. In Europa il peggio è passato ed adesso è l’ora della crescita e dell’integrazione. Sono convinto che Anche Berlino la pensa così e lavorerà in questa direzione».
EUROPEE | Sulle elezioni europee, Rajoy sottolinea: «È un tema che mi preoccupa. Nel ’79 votó il 62%, nel 2009 il 43%. Adesso sta per accadere un fatto molto importante: il nuovo Parlamento Europeo sarà quello con più competenze nella sua storia, più di 40. Per cui, sarà molto più decisivo. E per ciò è necessario che non vengano eletti partiti chiamiamoli singolari».
Martedì 10 dicembre 2013
© Riproduzione riservata
969 visualizzazioni