di Silvia Tozzi
PHNOM PENH | Partecipatissima la protesta organizzata dal Partito della salvezza nazionale (CNRP) a Phnom Penh, per tre giorni di occupazione del Freedom Park al fine di attirare l'attenzione dei governi internazionali, invitandoli ad appoggiare la richiesta del CNRP di un'analisi indipendente delle elezioni tenutesi il 28 luglio scorso. Hanno partecipato circa 20mila persone, pacificamente.
LA PROTESTA | Una richiesta di democrazia, che chiama in causa anche le Nazioni Unite (sotto i cui uffici si sono recati i manifestanti), contestando il risultato delle elezioni dello scorso luglio. Ai funzionari delle Nazioni Unite è stata consegnata una petizione popolare in cui vengono chieste espressamente giustizia e democrazia. La gente vuole un governo senza corruzione e che crei posti di lavoro.
LE ELEZIONI | L’esito elettorale ha assegnato 68 seggi parlamentari al partito del presidente Hun Sen contro i 55 dell’opposizione guidata da Sam Rainsy, che sta portando avanti il boicottaggio dei lavori parlamentari. Hun Sen è al potere dal 1985 e non è intenzionato ad arretrare. A settembre, infatti, il Parlamento gli ha conferito la fiducia. Il presidente rivendica una vittoria limpida, ed è disposto a trattare con l'opposizione, se riconoscerà l'esito delle elezioni. Human Rights Watch ha chiesto un’indagine indipendente condotta dagli organismi internazionali.
Domenica 3 novembre 2013
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