di Silvia Tozzi
KIEV | A Kiev, in Ucraina, è guerra. Al momento sono 26 i morti e oltre 200 i feriti. Le nuove proteste hanno avuto il via dopo che si è diffusa la notizia che la Russia ha previsto altri due miliardi di dollari a favore dell’Ucraina («un gesto di fiducia», ha detto il Cremlino, il«prezzo della schiavitù», ha spiegato Klitscho, uno dei leader dell’opposizione ): la seconda tranche del prestito di 15 miliardi che in dicembre, dopo il no di Yanukovich sulla firma dell’accordo di associazione con la Ue, Putin ha accordato a Kiev. In 2.000 hanno rioccupato il municipio di Kiev. Fra le vittime c’è anche un giornalista, picchiato e ferito da colpi d’arma da fuoco.
L'EUROPA | Barroso ha chiamato il presidente ucraino Viktor Yanukovich per esprimergli tutto il suo «sgomento» e lo «choc», chiedendo «un’immediata fine delle violenze», richiamando «la specifica responsabilità del governo ucraino per evitare la violenza e rispettare i diritti umani e le libertà fondamentali». Barroso ha riferito a Yanukovich che «la Ue reagirà fermamente al deteriorarsi della situazione». Il Consiglio Affari esteri si riunirà giovedì per discutere misure mirate contro i responsabili delle violenze.
SANZIONI |Il presidente francese Francois Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel hanno annunciato sanzioni contro il governo ucraino per mettere fine alle violenze. A loro si è unito il segretario di Stato Usa, John Kerry, che si è detto «disturbato dal livello di abusi da parte di governo e dimostranti ucraini». Sanzioni possono essere il divieto per alti ufficiali di viaggiare nei Paesi del blocco e il congelamento dei loro asset.
MILITARI | Il governo di Kiev non ha escluso l’uso della forza militare se i disordini dovessero proseguire. Yanukovich ha attaccato l’opposizione e incolpandola delle violenze: «Il potere si ottiene con le elezioni e non in strada». Il Cremlino parla di «un tentativo di colpo di stato» .
Mercoledì 19 febbraio 2014
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