di Silvia Tozzi
MONTREUX | Sono iniziati a Montreux i lavori per la conferenza di pace sulla Siria, la cosiddetta Ginevra 2. In apertura il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon ha deplorato la guerra civile nella quale si sono perse moltissime vite.
KERRY | Il segretario di stato Usa John Kerry ha accusato il regime siriano di aver utilizzato armi chimiche: «Assad non farà parte di questa transizione politica in Siria. Un uomo non può tenere un Paese e l’intera regione in ostaggio». Quindi, l’opzione militare «resta sul tavolo. Era legata all’uso di armi chimiche. Ora la questione è risolta, ma vediamo cosa succede in futuro».
SIRIA | Il ministro degli Esteri siriano Walid Muallem ha replicato: «Nessuno dall’estero ha il diritto di rimuovere il presidente Bashar al Assad».
I RIBELLI | Di opinione opposta Ahmad Jarba, il presidente della Coalizione nazionale delle forze siriane rivoluzionarie e di opposizione: «I siriani sono tutti vittime di un uomo che vuole solo rimare sul trono. Proteggere la vita di milioni di siriani è più importante delle mire folli di un solo uomo».
FABIUS | La Francia vuole il cessate il fuoco: «Chiediamo siano urgentemente attuati uno o dei cessate il fuoco, aperti corridoi umanitari e portati ai sopravvissuti viveri e medicinali», ha detto il ministro degli Esteri Laurent Fabius.
BONINO | Emma Bonino, ministro degli Esteri italiano, ha ricordato Ginevra 1: «Non ci deve essere nessuna ambiguità tra coloro che siedono qui oggi, alla conferenza di Montreux: chi è qui, compreso il governo siriano, accetta il comunicato finale di Ginevra 1, ovvero un governo di transizione con pieni poteri formato con mutuo consenso». Il comunicato prevede l’avvio del negoziato per un governo di transizione a Damasco concordato tra il regime e l’opposizione.
Mercoledì 22 gennaio 2014
© Riproduzione riservata
883 visualizzazioni