Gabrielli «Dissesto suolo, il Paese cade a pezzi. Allentare patto di stabilità sugli enti locali»

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Riforma protezione civile, oggi Audizione alla Camera

Gabrielli «Dissesto suolo, il Paese cade a pezzi
Allentare patto di stabilità sugli enti locali»

Solo metà Regioni hanno Centri Funzionali Decentrati pienamente funzionanti e troppi comuni non hanno ancora piani di emergenza

Redazione Online

Gabrielli
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GABRIELLI, PAESE CADE A PEZZI | Allentare il patto di stabilità interno per permettere ai Comuni di finanziare interventi a difesa dell'ambiente e contro il dissesto «Perché il paese sta letteralmente cadendo a pezzi». Lo ha spiegato il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, nel corso di un'audizione alla Commissione Ambiente della Camera sulla riforma della Protezione Civile.

RIVEDERE PATTO DI STABILITÀ | «Pur comprendendo lo stato di salute delle casse dello Stato - ha aggiunto - il grido di dolore che viene dai Comuni non può essere sottovalutato. Serve un impegno in termini di priorità sul patto di stabilità». «Oggi viviamo la situazione di un Paese nel quale i temi della previsione e della prevenzione vivono una condizione a macchia di leopardo. A questi temi fanno da pendant i temi della pianificazione ed oggi troppi Comuni non hanno piani di emergenza».

SU DISSESTO IDROGEOLOGICO BABELE DI COMPETENZE | Secondo Gabrielli, sul dissesto idrogeologico si registra «una babele di competenze: Autorità di bacino, Province, Comuni, Regioni». Gabrielli fa l'esempio proprio della tragedia del 1966 dell’Arno e di quello che è stato fatto per evitare che si ripeta. «Se dovesse ripetersi un evento climatico paragonabile a quello dell'alluvione di Firenze del 1966, molti guai li pagheremmo ancora». Per il capo della Protezione civile, tutto ciò «è sconfortante per una vicenda che ci ha messo all'attenzione mondiale».

REALUCCI, METÀ REGIONI CON CFD FUNZIONANTI | Quanto affermato oggi in audizione alla commissione Ambiente della Camera è ripreso in una nota anche da Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente Territorio e Lavori pubblici della Camera che, come Gabrielli, ha sostenuto «l'imprescindibile» revisione del patto di Stabilità.
«Grave l’allarme lanciato dal Prefetto Gabrielli sul fatto che solo metà delle nostre Regioni hanno Centri Funzionali Decentrati (CFD) pienamente funzionanti. In particolare – ha sottolineato - sono Valle D'Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto Province autonoma di Bolzano e Trento, Emilia Romagna, Toscana, Marche e Campania, ad avere Cfd pienamente operativi, mentre Umbria, Lazio, Molise e Calabria hanno Cfd parzialmente attivi e in ben sei regioni, ossia Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Basilicata, Puglia, Sicilia, Sardegna, tali centri, che sono la base del sistema di previsione e allertamento, non sono attivi».

RAFFORZARE LA PROTEZIONE CIVILE | In tale quadro, secondo il deputato «è necessario, tanto più nel cinquantesimo anniversario della tragedia del Vajont, rafforzare il sistema della Protezione civile garantendogli di poter intervenire in tempi certi, senza filtri paralizzanti». Assolutamente condivisibile inoltre quanto affermato da Gabrielli in merito alla prevenzione: bisogna mettere in atto serie e coerenti politiche di prevenzione e messa in sicurezza del nostro fragile territorio per evitare di piangere altre vittime innocenti. Necessario e imprescindibile anche rivedere il Patto di Stabilità interno e consentire così agli Enti Locali che hanno risorse di investirle in interventi di prevenzione e manutenzione del territorio e di contrasto al dissesto idrogeologico. E’ quanto chiede la stessa risoluzione sul dissesto idrogeologico approvata all’unanimità dal questa Commissione, risoluzione che impegna il Governo a stanziare già dalla Legge di Stabilità 500 milioni annui per la difesa del suolo. Assolutamente condivisibile inoltre quanto affermato da Gabrielli in merito alla prevenzione: bisogna mettere in atto serie e coerenti politiche di prevenzione e messa in sicurezza del nostro fragile territorio per evitare di piangere altre vittime innocenti. Necessario e imprescindibile anche rivedere il Patto di Stabilità interno e consentire così agli Enti Locali che hanno risorse di investirle in interventi di prevenzione e manutenzione del territorio e di contrasto al dissesto idrogeologico. E’ quanto chiede la stessa risoluzione sul dissesto idrogeologico approvata all’unanimità dal questa Commissione, risoluzione che impegna il Governo a stanziare già dalla Legge di Stabilità 500 milioni annui per la difesa del suolo.

500 MILIONI PER LA DIFESA DEL SUOLO | «Assolutamente condivisibile inoltre quanto affermato da Gabrielli in merito alla prevenzione: bisogna mettere in atto serie e coerenti politiche di prevenzione e messa in sicurezza del nostro fragile territorio per evitare di piangere altre vittime innocenti. Necessario e imprescindibile anche rivedere il Patto di Stabilità interno e consentire così agli Enti Locali che hanno risorse di investirle in interventi di prevenzione e manutenzione del territorio e di contrasto al dissesto idrogeologico. È quanto chiede la stessa risoluzione sul dissesto idrogeologico approvata all’unanimità dal questa Commissione, risoluzione che impegna il Governo a stanziare già dalla Legge di Stabilità 500 milioni annui per la difesa del suolo».

Mercoledì 9 ottobre 2013

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