di Silvia Tozzi
AMSTERDAM | In Olanda le elezioni europee hanno registrato il crollo degli eurofobi di Wilders; in Gran Bretagna crescono gli euroscettici dell’Ukip e in Francia, dove sono aperte le urne, si prospetta una crescita del del Front National. Sono aperte le urne in Irlanda e Repubblica ceca.
WILDERS | In Olanda Geert Wilders ha dovuto riconoscere un «risultato deludente». Ha ottenuto infatti solo il 12,2%, in netto calo rispetto al 17% del 2009 e ben al di sotto delle sue speranze di sfondare quota 20%. Otterrà solo 3 eurodeputati contro i 5 della legislatura uscente.
FRANCIA | Secondo i sondaggi, il Front National di Marine Le Pen sarà il primo partito di Francia con il 23%, precedendo la destra dell’Ump al 21% e nettamente davanti al Ps al governo relegato al 16%. Bene in Gran Bretagna l’Ukip dell’euroscettico Nigel Farage, terzo partito del Paese con il 17%. Ma Farage non vuole stringere accordi con Le Pen, che ha sempre bollato come razzista e antisemita.
IRLANDA | Si vota in Irlanda e in Repubblica ceca. A Dublino non ci sono partiti eurofobi, a Praga, tradizionalmente poco europeista, la compagine dei partiti euroscettici è data in calo. Domani saranno poi chiamati al voto Malta, Lettonia e Slovacchia, mentre si concluderà il voto dei cechi.
Sabato 24 maggio 2014
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