di Silvia Tozzi
ROMA | Esce oggi l'ultimo film (la prima parte) di Lars von Trier, Nymph()maniac, di recente al festival di Berlino, dove la prima parte del dittico di von Trier è stata proiettata in anteprima mondiale.
FORTE | Il film è stato ampiamente censurato, ma resta in ogni caso uno spettacolo sessualmente forte, esplicito, con primissimi piani di parti anatomiche (controfigure per le donne, protesi per gli uomini).
DEPRESSIONE | Nymph()maniac è in realtà il terzo capitolo di von Trier sulla depressione (dopo Antichrist e Melancholia): su tutto il film domina un’aura di mestizia e di dolore che fa sembrare il sesso compulsivo della protagonista una pratica autopunitiva (ricordando Le onde del destino).
IL SESSO | La protagonista si chiama Joe (Charlotte Gainsbourg) , un nome da uomo, e tramite lei il regista esplora la sessualità maschile, il suo squallore e la sua frustrazione.
LA STORIA | Joe, trovata per strada, si racconta a Stellan Skarsgard. Ed essendo lei ninfomane, si racconta attraverso le sue esperienze sessuali dall'adolescenza: sverginata (da ambo i lati) dal meccanico Jerome, fare a gara con un’amica a rimorchiare sconosciuti sul treno, rovinare una famiglia con grande leggerezza (Uma Thurman è la moglie abbandonata). parrebbe insomma anche un film sul potere.
Giovedì 3 aprile 2014
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