Redazione Online
SAN PIETROBURGO | La notizia che si attendeva per settimane è finalmente arrivata. Cristian D'Alessandro è stato rilasciato su cauzione e esce dal centro di detenzione SIZO1 di San Pietroburgo. Quest'oggi hanno lasciato le rispettive prigioni anche altri 10 tra gli Arctic30.
D'ALESSANDRO LIBERO SU CAUZIONE | «Non sappiamo ancora quali siano le condizioni del rilascio di Cristian – scrivono i portavoce di Greenpeace in una nota - se gli sarà possibile rimpatriare o se dovrà rimanere in Russia, ma questa è una notizia che ci riempie il cuore di gioia. Adesso non vediamo l’ora di poter parlare con lui. Un ringraziamento va naturalmente al Ministero degli Affari Esteri e alla rappresentanza diplomatica a Mosca per il loro prezioso aiuto».
LA GIOIA DEI FAMILIARI | Appresa la notizia, la madre di Cristian, Raffaella, ha commentato: «Siamo davvero felici che Cristian possa finalmente uscire dal centro di detenzione in cui è stato negli ultimi due mesi. Come madre, questo è di grande conforto per me, e rappresenta un primo passo importante per dimostrare che mio figlio non ha commesso nessuno dei crimini per i quali lui e i suoi compagni sono accusati».
ANCORA SOTTO SEQUESTRO LA ROMPIGHIACCIO | Tra tante buone notizie, una negativa: questa mattina la Corte di Murmansk ha rigettato l'appello contro il sequestro della rompighiaccio Arctic Sunrise da parte delle autorità russe. «Una decisione che riteniamo sbagliata - concludono i portavoce di Greenpeace - e che viola sia il diritto russo che le leggi internazionali. Ora aspettiamo che tutti gli attivisti, incluso l’australiano Colin Russel a cui la libertà su cauzione è stata negata, escano dal carcere. Siamo sollevati, ma non stiamo festeggiando. Non ci fermeremo fino a che non saranno ritirate le accuse per tutti gli Arctic30 e fino a che non sarà consentito a tutti di tornare a casa dalle proprie famiglie».
Venerdì 22 novembre 2013
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